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Giannini lascia il comando della Locale di Gallarate. “I cittadini hanno percepito il cambio di passo”

Dopo tre anni e mezzo il comandante lascia per andare all'ente Provincia di Varese e riepiloga l'operato e le innovazioni introdotte. Il saluto degli ufficiali: "Ha davvero unito il comando"

Generico 19 May 2025

Dopo tre anni e mezzo alla guida della Polizia Locale di Gallarate, il comandante Aurelio Giannini si appresta a lasciare l’incarico per assumere il ruolo di dirigente dell’area Sicurezza della Provincia di Varese, con decorrenza dal 1° agosto.

Nel salutare il comando (dove comunque sarà in servizio ancora per qualche settimana) Giannini, in servizio a Gallarate dal gennaio 2022, ha sottolineato l’importanza di un approccio equilibrato e moderno alla Polizia Locale come corpo al servizio della città a tutto tondo: «Non si può rimanere ancora a una idea di trent’anni fa, con nuove competenze sulla sicurezza urbana».

Giannini ha anche promosso una complessiva riorganizzazione interna del comando, consentendo al personale di specializzarsi in vari ambiti, «senza mai travalicare i limiti e nella piena collaborazione delle altre istituzioni». Ha evidenziato l’importanza della collaborazione in particolare con due figure: «Ringrazio il Prefetto di Varese, Salvatore Pasquariello, e il Procuratore della Repubblica a Busto Arsizio, Carlo Nocerino, per la collaborazione che abbiamo avuto».

Durante il suo mandato, il comandante ha affrontato le sfide quotidiane della Polizia Locale e anche situazioni complesse che ha voluto richiamare, tra cui lo sgombero del campo Sinti di via Lazzaretto, «concluso dopo vent’anni di insediamenti abusivi, un’operazione che sembrava non vedere mai la luce, un successo enorme anche perché per la prima volta insieme alla Procura abbiamo ottenuto il sequesto dell’area» (il campo, su terreno comunale, era stato insediato dal Comune nel 2007, le famiglie sono state allontanate a partire dal 2018 dopo lunga battaglia legale, ultimi atti nel 2024). E ancora ha ricordato la gestione dello sgombero del condominio di via Torino, dichiarato inagibile per gravi problemi tecnici e igienici.

Ha ricordato l’introduzione del cane Zorro, «importante ausilio nel controllo dei giovani e del piccolo spaccio» (viene infatti impiegato anche per controlli nelle scuole), l’attivazione delle unità specialistiche ma anche l’opera «sulle strade», quella classica della Polizia Locale, tra incidenti e controlli ai veicoli, «lavoro poco gratificato: le pacche sulle spalle ce le diamo spesso da soli».
Ricorda anche come il comando abbia curato la revisione di ben quattro regolamenti comunali di competenza dell’area, l’ultimo poche settimane fa.

Tra i colleghi, il comandante ha espresso particolare apprezzamento per gli ufficiali Mauro Adamati, definendolo «un punto di riferimento», e per Giovanni Langella, tra i più recenti “acquisti” del comando, descritto come «un ragazzo eccezionale, un trascinatore per i suoi uomini». Ha inoltre riconosciuto il valore di Marco Cantoni, con cui continuerà a confrontarsi anche in futuro, di Silvia Rota, e di Gianluca Risi, considerato «l’ufficiale che tutti i comandi vorrebbero».

Generico 19 May 2025

«Credo che la cittadinanza abbia percepito il cambio di passo», ha detto in conclusione, sottolineando l’importanza di un comando dinamico e adattabile alle esigenze della comunità.
Ora andrà in Provincia, un passaggio per rilanciare e cercare nuove sfide: «Mi porto dietro un po’ l’impostazione dei comandi militari, che si avvicendano dopo alcuni anni, non si resta mai nello stesso posto per troppi anni. Perché si rischia di accontentarsi, perché viene meno il brio, perché si creano delle contiguità». E dunque via verso nuove sfide, come quella in Provincia, dove sembra esserci l’intenzione di ricostituire il corpo di Polizia Provinciale.

Saluto quasi commosso quello di Germano Dall’Igna, l’assessore alla Sicurezza che si è spinto fino a definire Giannini «un fratello maggiore»; «La stima che ho per lui non si dissolverà» ha detto, citando la «complicità professionale e la capacità di fare squadra».

Pietro Orlandi, del gruppo Protezione Civile, ha portato un ringraziamento:«mai c’era stata una così forte vicinanza tra il comando e il nostro gruppo. Abbiamo forse incespicato un po’ all’inizio ma poi abbiamo davvero organizzato qualcosa di buono, strutturando un sistema operativo vero».

Sinceri anche i saluti degli ufficiali presenti. «Noi siamo uno dei servizi più fluidi e in costante adattamento» ha detto il commissario Adamati. «Nel suo “la forma dell’acqua” lo scrittore Camilleri dice che l’acqua si adatta alla forma che la contiene o la conduce. Ecco io dico: grazie comandante, ci hai dato forma». 
Ha aggiunto il vicecomandante Cantoni: «Il suo merito è stato aver unito davvero il comando: anche a fronte di tante cose che si facevano e passi in avanti, era quello che mancava in passato».

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 23 Maggio 2025
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