Il “Caproncino”, il bisnonno degli idrovolanti, torna a volare dopo il restauro
Venerdì 23 maggio l'Aero Club Como ospita un evento speciale per ricordare i 90 anni del "mitico" Ca.100 idro I-ABOU (prodotto in serie nel 1935), l’unico ed il più antico idrovolante concepito dall’azienda aeronautica italiana, fondata da Gianni Caproni e prodotto dalla Macchi

Venerdì 23 maggio, dalle 10.00 alle 13.30, con ritmi ben scanditi, Aero Club Como ospita un evento, The Glorious Wings of Como, studiato per ricordare i 90 anni del “mitico” Caproncino, il Ca.100 idro I-ABOU (prodotto in serie nel 1935), l’unico ed il più antico idrovolante, concepito dall’azienda aeronautica italiana, fondata da Gianni Caproni e prodotto dalla Macchi (n. ind. 3992), ancora in grado di volare. (Foto di Luigino Caliaro)
Un recupero straordinario, quello portato avanti da Gerolamo Gavazzi, che dal 1985, con passione, competenza e instancabile impegno, ha avviato un lungo restauro: completato in una prima fase nel 1991, è stato ulteriormente perfezionato nel 2022. Oggi, anche grazie al sostegno economico di Eric Meltzer, Aero Club Como continua l’opera di conservazione e valorizzazione, mantenendo i certificati di aeronavigabilità.
L’evento rappresenta non solo un’occasione per rivedere l’aeroplano in volo, ma anche per assistere alla proiezione del docu-film The Legacy, realizzato nel 2023 da Space TV. Il documentario offre una narrazione intensa del restauro, arricchita da interviste inedite e testimonianze dirette dei protagonisti.
La data è stata scelta per la concomitanza con importanti eventi internazionali, che si svolgono tra Como e Cernobbio, dedicati ai motori, tra i più ricercati al mondo, un’occasione che sottolinea la storia, il design, la funzionalità di un aero, voluto sì per motivi di addestramento e commissionato dalla Regia Aeronautica, ma curato nell’estetica e nei dettagli per distinguersi e far emergere primati e capacità tecniche dell’industria italiana.
“Una delle priorità di Aero Club Como” afferma il Presidente Enrico Guggiari “è preservare la memoria e promuovere, quanto più possibile, la cultura aeronautica. Il ‘Caproncino’ si colloca in un’epoca di grandi innovazioni, che influenzarono profondamente sia la tecnica di pilotaggio, sia la progettazione e la costruzione degli aerei. Raccontare la storia di questo aeroplano, anche attraverso strumenti multimediali, significa riscoprire un intero periodo storico e molteplici aspetti della società. Il legame con marchi come Isotta Fraschini e altri protagonisti dell’industria dell’epoca crea una connessione, non casuale, con eventi come il Concorso d’Eleganza di Villa d’Este. E poiché non possiamo portare l’aereo a Cernobbio, lo valorizziamo qui, nei nostri spazi. Aero Club Como è orgoglioso della propria flotta storica: un patrimonio di inestimabile valore, che comprende non solo il Caproncino, ma anche esemplari più recenti, originali e perfettamente funzionanti. Abbiamo un obbligo morale: raccontare la storia dei nostri velivoli. Molti altri eventi seguiranno, con l’obiettivo di rendere la cultura aeronautica sempre più accessibile e coinvolgente per appassionati di ogni età. E non dimentichiamo che se questi idrovolanti possono ancora solcare i cieli, lo dobbiamo anche alla maestria della nostra officina: un’eccellenza riconosciuta a livello internazionale.”
“Poter volare il Caproncino e trasmettere ad altri la tecnica per condurlo” afferma il Com.te Carlo Novati, pilota ufficiale del Ca 100 I-ABOU “era quasi un sogno quando entrai per la prima volta in hangar, quasi trent’anni fa, per ottenere la mia licenza di pilota privato. In oltre 15.000 ore di volo, ho pilotato un’infinità di velivoli, in tutto il mondo e per diverse compagnie aeree. Ma imparare a volare il Caproncino è stata una delle esperienze più entusiasmanti della mia carriera. Ha richiesto ricerche approfondite sull’evoluzione della tecnica di pilotaggio e comportato grandi responsabilità: si tratta di una macchina di cui, inizialmente, si sapeva poco o nulla. I riferimenti, nelle fonti dell’epoca, sono rarissimi. Oggi, grazie a uno sforzo collettivo, ogni dettaglio è documentato, affinché questa cultura non vada perduta, ma continui a generare interesse e a supportare futuri restauri anche di altri aeroplani.”
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Cenni storici dell’idrovolante più antico al mondo:
– 1935: anno di costruzione, prodotto dalla Macchi (n. ind. 3992);
– 1935: consegnato alla Regia Aeronautica con M.M.66156;
– 1936: assegnato all’Aerobrigata Roma Lido;
– 1940: venduto dalla Regia Aeronautica a Samuele Silvani famoso motonauta, che lo trasferì a Pavia e successivamente immatricolò come I-ABOU;
– 1947: acquistato da Aero Club Como;
– 1948: il volo a Como dal famoso pilota Nello Valzani;
– 1968: radiato dall’attività di volo e caduto in disuso;
– 1985: Gerolamo Gavazzi ne inizia il restauro;
– 1991: ritorno in volo, per la prima volta, presso l’idroscalo di Como;
– 2022: ritorna nuovamente in volo.
– 2025: 90 anni di Caproncino!
“The Glorious Wings of Como“
Programma della giornata:
– ore 10:00: arrivo delle autorità, della stampa e degli ospiti, che potranno assistere alla preparazione per la prova motore dell’ I-ABOU (compatibilmente con le condizioni meteo e di navigabilità del Lago di Como); un itinerario immersivo permetterà agli ospiti di consultare materiali multimediali, alcuni inediti;
– ore 10.45: prova motore e volo;
– ore 11.30: presentazione e proiezione di The Legacy, documentario realizzato dal media partner Space TV;
– ore 12.45: chiusura dell’evento.
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