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Il paese della Brianza che ogni anno si riempie di musicisti in ricordo di Townes Van Zandt

Da vent'anni si ritrovano per celebrare il cantautore texano che ha influenzato grandi artisti. Tra chitarre, concerti sull'erba, risotto per tutti e jam session

Generico 19 May 2025

C’è un paese, nella Brianza Comasca, che una volta l’anno si trasforma in un cenacolo di musicisti da tutta Italia e dagli Stati Uniti.
A Figino Serenza quest’anno ariveranno nomi come Alberto Fortis, Filippo Graziani, David Grissom, Alex Gariazzo della Treves Blues Band, Steve Wickham.

Tutti insieme per celebrare Townes Van Zandt, leggendario cantautore texano (scomparso nel 1997) che ha influenzato e affascinato grandi nomi della musica Usa, da Steve Earl a Jeff Tweedy dei Wilco, passando per Bob Dylan.
«Si narra che Bob Dylan si camuffasse per assistere ai suoi concerti perché ossessionato che ci fosse un cantautore bravo quanto lui» racconta divertito Andrea Parodi Zabala, il cantautore che è una delle anime del festival.

È il ventunesimo anno che si tiene il “Townes Van Zandt International Festival, in programma quest’anno sabato 24 maggio, con una serie di momenti collaterali nei giorni precedenti e seguenti.
Una gran festa – al sabato – con concerti gratuiti, all’aperto, prima dello show principale alle 17.30, al Teatro Sacro Cuore.

Alla sera si finisce a cena tutti insieme: «Ogni anno ci ritroviamo con cento e più amici venuti dagli Usa che si ritrovano a mangiare il risotto fatto dalla Pro Loco». E la cena si trasforma in jam session, l’atmosfera da provincia italiana si fonde con quella di un locale di Austin, la città-laboratorio della musica per decenni.

Il programma del festival

La musica comincerà alle ore 14 con concerti gratuiti all’aperto.

Alle 17.30 il main show al Teatro Sacro Cuore e a seguire la cena con i musicisti (su prenotazione) che si trasformerà in una jam.
Sul palco ci saranno anche le meravigliose chitarre Wandrè tra cui la Rock Oval del 1958 suonata da Lucio Corsi all’Eurovision e al Festival di Sanremo.Biglietti e informazioni su www.townesvanzandtfestival.com

Tra i suoi più grandi estimatori ci sono Nora Jones, Willie Nelson, Devendra Banhart, Robert Plant, Sonic Youth, Cowboy Junkies, Lucinda Williams e Steve Earle, che sulle note di copertina di uno dei suoi dischi aveva scritto: «Un giorno mi presenterò nell’ufficio di Bob Dylan. Appoggerò i miei stivali da cowboy sulla sua scrivania e gli dirò che Townes Van Zandt è il più grande cantautore di tutti i tempi».

Il festival di Figino Serenza è diventato un appuntamento di culto e attira pubblico anche da altri paesi europei e dall’America. Figino Serenza è un piccolo paese a metà strada tra la vibrante e fashion Milano e il suggestivo lago di Como e da qualche anno è diventato uno dei punti di riferimento in Italia per la grande musica.

Sul palco cantautori da USA, Irlanda, Francia, Austria, Inghilterra e da ogni regione d’Italia.

Tra gli ospiti più attesi arriverà da Austin Texas il chitarrista David Grissom che ha suonato, tra gli altri, con John Mellencamp, Buddy Guy, Dixie Chicks, Joe Ely e Santana ed è considerato l’erede dell’immenso Stevie Ray Vaughan.

Sempre da Austin, per la prima volta dal vivo in Italia, il giovanissimo talento Calder Allen, nipote di Terry Allen, amico e collaboratore di Townes Van Zandt.

Da Los Angeles California arriveranno la cantautrice Alice Howe e Freebo, il leggendario bassista di Bonnie Raitt, Ringo Starr e Neil Young e la coppia Inger Nova e Jeff Pevar, chitarrista di David Crosby.

Dall’Irlanda arriveranno Ray Coen della band No Crows e Steve Wickham, violinista di Sinead O’Connors, U2 e fondatore dei Waterboys insieme a Mike Scott.

Dalla Francia con passaporto americano e messicano arriverà Rafael Bernardo Gayol, batterista di Leonard Cohen!

Sempre dalla Francia torna al Townes Van Zandt Festival il divertentissimo Eddy Ray Cooper.

Dall’Inghilterra arriveranno la violoncellista e cantautrice Bird e David Ford, che incantò il pubblico nella passata edizione.

Completano il cast Alex Kid Gariazzo (cantante e chitarrista della Treves Blues Band), Alex Valle (chitarrista di Francesco De Gregori), Claudia Buzzetti, Luca Rovini & Stefano Corsini, Riccardo Maccabruni, Paolo Ercoli, Miki Martina, Game Birds, The Lonesome Pynnes, Dominik Plannger & Claudia Fenzl dall’Austria e Andrea Parodi Zabala che è anche il direttore artistico del Festival.

Il main show sarà presentato dal giornalista e critico musicale Alessio Brunialti.

Biglietti a 25 euro (ridotto a 20 per under 18 e residenti) acquistabili online su www.townesvanzandtfestival.com e presso Grazia Abbigliamento di Figino Serenza (Via San Materno 13 – Tel 031.780037 ) e Pub Amandla di Cermenate (Via Ronzoni 23 – Tel 348 317 3569)

AROUND TOWNES VAN ZANDT FESTIVAL

Con tutti questi straordinari artisti in tour è naturale che intorno al Festival fioriscano appuntamenti imperdibili.

Venerdì 23 maggio

PIACENZA – SALA DEGLI ARAZZI

BOB DYLAN – ANOTHER SIDE OF AMERICA

Feat:

ALBERTO FORTIS – voce, pianoforte

FILIPPO GRAZIANI – voce, chitarre

DAVID GRISSOM – USA – voce, chitarra elettrica

RAFAEL GAYOL (LEONARD COHEN BAND) – USA – batteria

FREEBO – USA – basso, voce

ALICE HOWE – USA – voce, chitarra acustica

CALDER ALLEN – USA – voce chitarra acustica

RAY COEN (NOW CROWS) – IRELAND – voce, chitarra acustica

STEVE WICHAM (WATERBOYS) – IRELAND – violino, voce

BIRD – UK – violoncello, voce

DAVID FORD – UK – voce, chitarra acustica

ALEX VALLE (FRANCESCO DE GREGORI BAND) – pedal steel, mandolino, dobro

GIUSEPPE SCARPATO (EDOARDO BENNATO BAND) – chitarra elettrica

ALEX KID GARIAZZO (TREVES BLUES BAND) – chitarre, voce

RICCARDO MACCABRUNI – pianoforte, fisarmonica, voce

ANDREA PARODI – voce, chitarra acustica

JIMMY RAGAZZON (MANDOLIN BROTHERS) – voce, armonica

Martedì 27 maggio

CERMENATE (CO) – PUB AMANDLA

IRISH JAM

Feat Steve Wickham, Ray Coen & friends

Mercoledì 28 maggio

BESNATE (VA)

STORIE DI CORTILE

Alice Howe & Freebo

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 21 Maggio 2025
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