Mille biciclette per la pace: Bicipace 2025 attraversa l’Alto Milanese e il Novarese
In tantissimi hanno preso parte alla 41ª edizione dell’iniziativa, giungendo alla Colonia fluviale di Turbigo da tutta la regione. Al centro della manifestazione il rifiuto della guerra, la solidarietà e la difesa del territorio

Una fiumana di ciclisti ha attraversato l’Alto Milanese e il Novarese in occasione della quarantunesima edizione della Bicipace, che domenica ha registrato un’affluenza straordinaria. Oltre un migliaio le persone che hanno inforcato la bici per raggiungere la Colonia fluviale di Turbigo, provenienti da località sempre più lontane. Un segnale forte di partecipazione e adesione ai valori che la manifestazione promuove da oltre quattro decenni: solidarietà, tutela ambientale e impegno per la pace.
Quest’anno, in particolare, il pensiero è andato ai conflitti in corso nel mondo, con una riflessione collettiva che ha accompagnato ogni pedalata. Tra i momenti più intensi, un flashmob ha ricordato le vittime civili di Gaza, sottolineando la necessità di tenere viva l’attenzione su una crisi umanitaria sempre più drammatica.
Durante l’incontro a Turbigo è stato inoltre lanciato un messaggio chiaro contro la cementificazione del territorio. “Oggi si consuma il suolo con una rapidità inquietante – è stato detto – per fare spazio a strutture industriali anonime, destinate a ospitare merci da ogni parte del pianeta. Non è solo un problema ecologico: è anche una questione sociale, che mina i diritti di chi lavora.”
Il ricavato della sottoscrizione a premi verrà destinato a due realtà impegnate nel campo della solidarietà internazionale. L’associazione Cam to Me, attiva in Cambogia, Camerun, Perù e Italia, e Gazzella, che ha rivolto un appello urgente: “La situazione a Gaza è disperata. Servono cibo e acqua per la popolazione civile. Le adozioni a distanza, nostro obiettivo iniziale, oggi non sono praticabili: è necessario un intervento diretto.”
“Come sempre – spiegano gli organizzatori – Bicipace è molto più che una pedalata collettiva. È un momento di riflessione. Quest’anno abbiamo voluto ribadire che ‘La pace non è mai armata’. Un’affermazione fondamentale in un’epoca in cui si tenta di farci credere che l’unica strada possibile sia l’aumento della spesa militare.”
La manifestazione si conferma così come uno dei rari appuntamenti dove l’attivismo civile, l’impegno politico nonviolento e la cura dell’ambiente si intrecciano con semplicità e partecipazione, pedalata dopo pedalata.
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