Per le Olimpiadi Invernali attesi 400mila passeggeri a Malpensa. E 2500 bagagli fuori misura
La Commissione Territorio lunedì ha visitato l’aeroporto per fare il punto in vista dell'evento 2026. Sono previsti picchi fino a 55mila viaggiatori al giorno. Un "assaggio" della crescita prevista di 14 milioni circa nei prossimi dieci anni, per arrivare a 42,8 milioni nel 2035

«Siamo pronti: Malpensa si sta attrezzando nel migliore dei modi per accogliere i 400mila visitatori che transiteranno dall’aeroporto varesino per le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina, in vista delle quali tutti gli impegni contenuti nel masterplan sono in fase di definitiva attuazione e completamento. Ancora una volta, grazie anche al contributo di SEA, l’eccellenza e la concretezza lombarda trovano conferma e il sopralluogo che abbiamo fatto oggi in aeroporto è stata occasione per averne ulteriore prova».
È fiducioso, il presidente della Commissione Territorio del Pirellone, Jonathan Lobati (Forza Italia),che oggi ha guidato una delegazione della commissione n visita a Malpensa. Allo scalo milanese erano presenti anche i consiglieri regionali Marco Bestetti, Michele Schiavi e Romana Dell’Erba (Fratelli d’Italia), Giuseppe Licata e Jacopo Dozio (Forza Italia), Pietro Luigi Ponti, Gian Mario Fragomeli, Alfredo Simone Negri e Samuele Astuti (Pd).
Ad accogliere la delegazione regionale Alessandro Fidato, Chief Operating Officer di SEA, che ha sottolineato come «gli interventi infrastrutturali che verranno realizzati, sempre nel rispetto della sostenibilità ambientale, porteranno a un ulteriore miglioramento dell’efficienza dello scalo con il conseguente effetto positivo sulla qualità dei servizi resi ai passeggeri».
In vista delle Olimpiadi invernali, l’aeroporto di Malpensa si prepara ad accogliere oltre 400mila visitatori, 37mila e 200 stakeholders con picchi di visitatori giornalieri quantificati in 55mila persone e con una gestione di almeno 2.500 bagagli fuori misura: per la cerimonia inaugurale sono attesi a Malpensa almeno 50 voli di di Stato.

Il Masterplan approvato nel 2024 (con l’esclusione dell’espansione del cargo) prevede la realizzazione per fasi di una serie di interventi che riguardano in particolare l’ampliamento del Terminal passeggeri, nuove aree di sosta per gli aeromobili, miglioramenti del sistema piste con nuovi taxyway e raccordi per migliorare l’efficienza operativa dello scalo; a questo si aggiungono nuove aree destinate a funzioni di scambio intermodale e modalità di trasporto innovative, la realizzazione di magazzini di seconda linea e altri servizi dedicati al cargo.
Il piano di sviluppo prevede opere necessarie a gestire la domanda di traffico stimata in 42,8 milioni di passeggeri nel 2035 con una crescita di 14 milioni circa nei prossimi dieci anni.
In particolare si prevede per lo scalo una significativa crescita del traffico merci, che nelle previsioni è destinato a raggiungere entro i prossimi dieci anni un volume medio movimentato di un milione di tonnellate all’anno, dieci volte più di quello attuale.
Per assecondare questo sviluppo, il Masterplan prevede la realizzazione di tre nuovi magazzini cargo di prima linea, ognuno con superficie di circa 15mila metri quadrati e altezza di 15 metri, insieme allo sviluppo di nuove strutture cargo di seconda linea, adiacenti alle infrastrutture aeroportuali esistenti della Cargo city: per questo intervento si prevede la costruzione di sette fabbricati con superficie di 41mila metri quadrati. Nella seconda fase (2026 – 2030) saranno realizzati gli ultimi due edifici, anch’essi con altezza massima di 10 metri e superficie di circa 10mila metri quadrati. Ogni fabbricato sarà dotato di un piazzale antistante per la movimentazione, la sosta dei mezzi pesanti, le operazioni di carico/scarico e di un piccolo parcheggio operatori.
Terzo grande ambito di intervento sarà poi la costruzione di un nuovo centro servizi destinato agli autotrasportatori, con la presenza di parcheggi, officine meccaniche e punto di ristoro.
Infine il piano prevede la realizzazione di altri tre edifici dedicati alla movimentazione delle merci, “al fine di aumentare la capacità complessiva della Cargo City e poter ospitare nuovi operatori specializzati che intenderanno aprire delle proprie strutture a Malpensa, già nel breve-medio periodo”.
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