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Exodus lascia la città di Gallarate, la nuova sede a Daverio

Dopo 26 anni la realtà fondata da don Mazzi lascia la città con cui aveva costruito un rapporto stretto. Si avvicina a Varese con nuovi spazi e progetti anche sulla disabilità. Una "Daverio Social Valley", la chiama il sindaco Colombo

4Exodus Daverio

Dopo oltre un quarto di secolo Exodus lascia la città Gallarate e trasferisce la sede in un nuovo complesso a Daverio, che sarà il perno intorno a cui continueranno ad operare anche le altri sedi esistenti.

«Abbiamo trovato questa opportunità, che ci permette di avere, su un terreno di nostra proprietà, una struttura che si presta al meglio alle nostre attività, avvicinandosi anche a Varese città» dice Roberto Sartori, da tre decenni “anima” dell’esperienza di Exodus, che a Gallarate e dintorni è però soprattutto esperienza collettiva.

È un passaggio quasi storico, perché Gallarate è stata – per la realtà fondata da don Mazzi – un riferimento importante nel tempo. «Siamo arrivati a Gallarate nel 1999» ricorda Sartori. Prima sede nella centralissima via Mercanti, poi nella villa di via Roma, poi a Cedrate, infine nel complesso ex industriale di via Mameli, con direzione, magazzino, strutture di accoglienza per i richiedenti asilo, servizi vari (nell’area di via Mameli sono previste nuove edificazioni).

La presenza è stata prima con Exodus, poi con la cooperativa 4Exodus, «ideata e nata a Gallarate come costola della fondazione» continua Sartori. Che tradisce più di un pizzico di dispiacere per aver chiuso un capitolo di vita: «Ringraziamo Gallarate per il supporto e l’accoglienza da parte di tanti cittadini negli anni, la città ha condiviso con noi gioie e dolori».

pranzo per gli ultimi da Exodus
Un pranzo solidale prima dell’arrivo degli ospiti

Una realtà fatta di lavoro e di impegno sociale, dalla cura dei servizi con la cooperativa a momenti di coesione come il celebre pranzo di Natale e Pasqua per le persone sole. Una presenza anche in dialogo con l’amministrazione comunale, anche se non ci si nasconde che il rapporto si è fatto più complesso negli ultimi anni.

Rap Freestyle Exodus Villa Calderara
Attività per i ragazzi più giovani alla villa Calderara sulla collina tra Cedrate e Cassano, gestita in anni recenti

L’entusiasmo del nuovo polo a Daverio

L’addio a Gallarate però è un vero e proprio rilancio per la cooperativa di Exodus. A Daverio c’è un bel clima di fiducia: «Qui nascerà la Daverio Social Valley, e ne vado fiero» dice il sindaco Marco Colombo. Accanto alla Smart Valley prenderà forma un polo dedicato all’inclusione, al sostegno, alla dignità delle persone. Un progetto concreto, con una visione già tracciata».

Non è un semplice trasferimento, quello a Daverio, ma un rilancio, per puntare sull’inclusione con nuove realtà: «Nei nostri prossimi quindici anni la sfida sarà quella della disabilità» ha spiegato alla presentazione Marco Pagliuca, presidente di 4Exodus, la cooperativa che ha appunto alle spalle quindici anni di esistenza.

4Exodus Daverio

Nella nuova realtà a Daverio «i ragazzi che escono dai percorsi di comunità possono interagire, lavorare, vivere insieme al mondo della disabilità. Vorremmo creare un laboratorio di pasticceria, un centro cottura, una cantina sociale, un luogo d’incontro per le realtà di Daverio e dei dintorni».

Realtà e progetti a Villadosia e Besnate

Exodus manterrà comunque le sedi già esistenti e quelle in programma: da un lato la Cascina di Villadosia (al centro nei mesi scorsi di importanti lavori) che è realtà consolidata, luogo di accoglienza ma anche aperto alla comunità circostante.

A Villadosia gli ospiti di Exodus sfornano panettoni
Laboratorio di pasticceria a Villadosia

C’è poi il progetto di Besnate, »dove abbiamo in corso la creazione di un nuovo polo», con l’ambizioso progetto negli spazi storici dell’ex Casa del fascio, in cui saranno ricavati alloggi sociali e spazi aggregativi.
Besnate sarà il centro Exodus più vicino a Gallarate, la città “culla” dove comunque Sartori spera di mantenere «un piccolo presidio».

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 11 Giugno 2025
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