La “Carovana” di Exodus in visita dal prefetto di Varese
L'iniziativa itinerante nel quarantesimo della nascita della Fondazione. Da Villadosia corteo di ciclisti accolti dal prefetto Salvatore Pasquariello

Qaranta sono gli anni dalla prima avventura partita dal Parco Lambro di Milano che poi nel tempo si è articolata dando vita alle comunità e ai progetti di oggi. Una comunità che continua a viaggiare, che accoglie persone cariche di sofferenze, che si presenta semplice e con in mano i poveri strumenti dell’educazione, che continua a provocare le istituzioni affinché mettano in atto politiche serie in favore dei ragazzi che crescono e specialmente per i più fragili.
«Arrivati a questo traguardo ci prendiamo una sosta nel cammino per rileggere la strada compiuta ed alzare lo sguardo al prossimo orizzonte. Ci guida ancora il nostro nome che è la nostra storia e la nostra ragione di essere. Non “celebrazione”, ma piuttosto per una messa a fuoco del dramma e della speranza contenute nella fondamentale dimensione esistenziale dell’ESODO di cui ha tanto bisogno, non solo la nostra piccola realtà, ma tutto il mondo nelle sue varie espressioni, dalla dimensione della giustizia alla comunicazione, dalla cultura alla politica. Per quanto piccola la nostra testimonianza vuole continuare ad essere coerente e propositiva»
«Così quest’anno abbiamo voluto una carovana straordinaria che partita dall’Africa (Madagascar) il 27 maggio toccherà 12 regioni italiane, dalla Lombardia alla Sicilia. a piedi, in bicicletta e in barca a vela e organizzerà di tappa in tappa diversi incontri ed eventi attivando la partecipazione delle comunità dei territori».
«Ieri la Carovana ha fatto tappa a Varese: in bici i ragazzi con i nostri educatori sono partiti dalla comunità 4Exodus di Villadosia e hanno raggiunto Villa Recalcati dove Il Sig. Prefetto ci ha accolti con calore e interesse. E’ stato un bel momento di condivisione e il riconoscimento da parte delle Istituzioni ha acquistato un valore significativo per i viaggiatori. “Quello che stiamo affrontando – ha dichiarato il responsabile della Carovana Marco Pagliuca – è una sfida educativa che richiede molto impegno, entusiasmo, energia e iniziare in Italia il viaggio con il saluto del Dott. Pasquariello è stato importante, è stata la conferma che la nostra visione di un’educazione incarnata che passa attraverso l’esperienza concreta e l’impegno per una rivoluzione sociale capace di trasformare le fragilità da stigma a risorsa, ha l’approvazione anche dello Stato».
La Carovana si può seguire sul sito www.carovana40.it oppure attraverso i social Facebook e Instagram della Fondazione Exodus di don Antonio Mazzi. Per maggiori informazioni l’indirizzo carovana@exodus.it
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