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Le minacce del neonazista spagnolo che partecipò al summit contro l’opposizione di Gallarate

"Noto" per i video in cui immaginava campi di sterminio per stranieri, l'estremista senza volto questa volta ha indicato cinque nomi di singole persone. Insultate e accusate di essere corresponsabili di reati, solo per essersi opposto al summit razzista

remigration spagnolo

Senza mostrarsi in volto, un estremista spagnolo minaccia indirettamente quattro consiglieri comunali di Gallarate: indicati per nome e cognome e accusati di essere “complici” di chi commettere reati.

Il video è apparso su Instagram sul canale dell’estremista neonazista che si cela dietro l’account “Deport them now”, che aveva partecipato proprio al summit estremista a Gallarate: il post video è stato rilanciato (con post in condivisione) anche da un’anonima pagina instagram attiva sul territorio del Varesotto.

Il post di insulti e minaccia indiretta punta il dito contro cinque esponenti delle opposizioni di Gallarate, all’indomani del dibattito della mozione di condanna del Remigration Summit: vengono presi di mira tre consiglieri di Pd (Pignataro, Silvestrini e Ferrari) e una della civica liberal PiùGallarate (Serati), peraltro non tutti intervenuti sul punto nel corso della discussione.

«I vostri nomi resteranno scritti accanto a ogni aggressione, ogni stupro commesso da immigrati illegali» dice nel suo delirio l’estremista DTN, arrivando ad accusare direttamente («Proteggete i colpevoli») e dando dei «complici» ai consiglieri che si sono schierati contro il summit, che sostiene l’espulsioni non solo di persone che hanno commesso reati ma anche dei «non europei» in generale e delle persone non bianche.

remigration spagnolo
Il post dell’estremista di Deport Them Now a Gallarate, in occasione del summit razzista del 17 maggio

Il canale dell’estremista spagnolo è noto anche per aver diffuso anche un video in cui venivano mostrate persone musulmane rinchiuse in un campo di sterminio, costrette a mangiare maiale e infine uccisi con il gas (nell’immagine di apertura dell’articolo) come accadde ad ebrei, rom, sinti, slavi nei campi nazisti.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 05 Giugno 2025
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