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La Studi Patri pensa al centenario del “chiostrino” di Gallarate e prepara il restauro

Confermato il consiglio direttivo guidato da Massimo Palazzi. Un anno di passaggio con progetti da avviare e nuove iniziative per far scoprire ai gallaratesi il museo

museo studi patri gallarate

Dopo l’assemblea dei soci, il nuovo Consiglio Direttivo della Società Gallarate per gli Studi Patri ha confermato all’unanimità le cariche sociali: presidente è l’avvocato Massimo Palazzi, vicepresidente il professor Alessandro Dejana, segretario il dott.Beniamino Bordoni, tesoriere il dott. Matteo Orfano. Confermata anche la carica di direttore del museo, all’architetto Matteo Scaltritti.

«Nell’esprimere la soddisfazione di poter lavorare in collaborazione con persone che si sono distinte per impegno durante il precedente triennio, ci prepariamo ad affrontare con entusiasmo non solo le attività di divulgazione, ricerca e valorizzazione che si sono consolidate nel programma culturale degli ultimi anni, ma anche l’importante anniversario che nel 2026 ricorderà i 130 anni di fondazione della Società e i 100 anni di apertura del Museo al Chiostrino».

«In vista di questa speciale ricorrenza – continua Palazzi – il nostro impegno è volto a completare la ristrutturazione dell’edifico museale (mediante il restauro del colonnato esterno, il completamento della nuova illuminazione e la riorganizzazione dei depositi, per aggiornare il catalogo delle opere custodite e rinnovare parzialmente la parte espositiva) e alla preparazione di iniziative, tra cui mostre e pubblicazioni, che possano consolidare sempre di più il legame con il territorio e la comunità gallaratese di ieri, di oggi e di domani».

Nuova giunta Cassani
Massimo Palazzi

«Il mio scopo è soprattutto quello di far capire che la Storia è una grande occasione per emozionarsi, per comprendere la società, per confrontarsi con le paure di ogni generazione e trovare gli strumenti per superarle: questi strumenti sono già nel nostro Museo, insieme all’antidoto contro l’ignoranza e l’incertezza, perché le opere e i reperti ci parlano e ci insegnano che i dubbi, i timori, le gioie, le esigenze e le conquiste degli uomini e delle donne che ci hanno preceduti sono come le nostre, nonostante il passare dei secoli, e la storia che conserviamo è la storia di tutti coloro che oggi vivono nella nostra società».

«Viste le sfide che ci attendono, chiediamo a tutti i gallaratesi di aiutarci, venendo a conoscere questa realtà per sostenerci con il loro interesse, con la curiosità e la voglia di scoprire i tesori dell’Archeologia e dell’Arte Antica, che da oltre un secolo raccogliamo e conserviamo per le future generazioni».

Ricordiamo la riapertura al pubblico del Museo di via Borgo Antico n. 4, la prima e la terza domenica di ogni mese fino a fine anno, nel pomeriggio dalle 15 alle 18: si potrà accedere gratuitamente e gli accompagnatori volontari del Museo saranno lieti di illustrare le collezioni e di guidare i visitatori attraverso la sezione archeologica, la sala conferenze, la raccolta di epigrafi e la Pinacoteca, alla scoperta degli importanti documenti e delle opere d’arte conservate nel Chiostrino medievale.

Ai ragazzi e ai bambini che saranno accompagnati da genitori o familiari verrà donata una guida del Museo, mentre gli adulti avranno a disposizione, ad offerta, le altre pubblicazioni della Studi Patri, dalle Rassegne ai cataloghi delle mostre che nel corso degli anni sono state ospitate nello storico edificio.

Pubblicato il 16 Giugno 2025
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