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Con il Cam di Busto Arsizio tra i ghiacci della Valfurva dove il cambiamento climatico colpisce duro

Tanta allegria e fatica per una bella gita ma anche consapevolezza di una trasformazione delle nostre Alpi che stanno perdendo gran parte della loro massa glaciale

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Tanta allegria, tanta fatica e anche tanta consapevolezza del cambiamento profondo che stanno subendo i grandi ghiacciai delle nostre alpi. La gita dello scorso weekend (12-13 luglio) organizzata dal Club Amici della Montagna di Busto Arsizio è stato un po’ di tutto questo.

Una bellezza che inganna

Un nutrito gruppo di soci è salito fino ai 2760 metri del rifugio Pizzini, ai piedi di cime come Ortles, Cevedale e Gran Zebrù, partendo dalla piana che un tempo era occupata dalla grande lingua di ghiaccio del ghiacciaio Forni, a 2100 metri d’altezza. Lì dove era tutto ghiaccio, infatti, oggi è una bellissima valle verde, una bellezza che inganna perchè significa che il clima sulle nostre Alpi è profondamente cambiato.

Ai Forni, l’unico ghiacciaio di tipo himalaiano sta sparendo

Lo ha spiegato bene Alberto Ferrario, esperto di montagna (in particolare della Valfurva) e grande saggio del Cam di Busto, che ha spiegato come abbia perso circa 400 metri della sua fronte negli ultimi dieci anni e 2,6 km negli ultimi 150 anni: «Era l’unico ghiacciaio di tipo himalaiano sulle nostre Alpi, risultato dell’unione di tre ghiacciai. Oggi è sparito dietro i grandi massi che delimitano la fine della vegetazione e l’inizio delle pietraie».

La chiusura del rifugio Casati a 3300 metri

Un profondo cambiamento che è stato possibile constatare anche ai 3300 metri della cima di Solda, raggiunta da un intrepido gruppetto di partecipanti nonostante le nubi basse e le temperature piuttosto rigide la mattina di domenica. Lì è ancora ben visibile anche dal rifugio Pizzini, situato ai piedi delle cime Gran Zebrù, Ortles e Cevedale, il rifugio Casati dove un tempo si praticava anche lo sci estivo. Da un anno è chiuso a causa delle profonde crepe che si sono aperte nei muri a causa dello scioglimento dello strato di ghiaccio tra le rocce su cui è stato costruito.

L’amore per la montagna del Cam dal 1957 tra vecchie e nuove generazioni

L’amore per la montagna degli amici del Cam di Busto Arsizio, però, non cambia dal 1957 e sono tante le gite e le attività proposte ogni anno (le trovate qui www.cambusto.it). L’entusiasmo era palpabile negli occhi felici dei più giovani come Matteo Travaini che saliva come uno stambecco coi suoi 19 anni e di Bruna Sesso, 81 anni e una forza nelle gambe e nella testa invidiabili. Il tutto è stato immortalato dalle macchine fotografiche di Alberto e di Enrico Malcotti, altro instancabile organizzatore di questi appuntamenti con la bellezza delle nostre montagne.

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it
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Pubblicato il 15 Luglio 2025
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