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Masterplan Malpensa, “Regioni nomini il suo rappresentante all’Osservatorio Ambientale”

Dopo il via libera nell’aprile del 2023 per le sole opere dentro al sedime, la Regione aveva richiesto l’istituzione di un Osservatorio Ambientale. Ma Alleanza Verdi Sinistra dice che tutto si è arenato

masterplan malpensa

Nei giorni scorsi Onorio Rosati, consigliere regionale di Alleanza Verdi Sinistra e Reti Civiche, ha depositato un’interrogazione per conoscere se Regione Lombardia avesse o meno provveduto alla designazione del proprio rappresentante all’interno dell’Osservatorio Ambientale istituito presso il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica secondo quanto prevede la Valutazione di impatto ambientale relativamente al Masterplan 2035 di Malpensa.

Nell’aprile del 2023 la Commissione tecnica di verifica dell’impatto ambientale Via e Vas ha rilasciato un parere di compatibilità ambientale condizionato al rispetto di tredici prescrizioni, la maggior parte da attuarsi ante-operam.
Lo stesso ministero delle Infrastrutture e dei trasporti (Mit), nel dicembre del 2024, ha concluso la Conferenza di Servizi decisoria, confermando che gli interventi autorizzati dovranno essere realizzati esclusivamente all’interno del sedime aeroportuale esistente.
Successivamente, la Regione ha richiesto l’istituzione di un Osservatorio Ambientale presso il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica (Mase), con il compito di monitorare il rispetto delle prescrizioni VIA e la trasparenza delle informazioni ambientali.

Lo stesso ministero, lo scorso febbraio, ha chiesto alla Regione la designazione di un proprio rappresentante all’interno dell’Osservatorio Ambientale, strumento previsto per garantire il controllo ambientale, sanitario e la partecipazione istituzionale durante la fase attuativa del Masterplan 2035.
Da qui, la richiesta del consigliere di Alleanza Verdi Sinistra al presidente Fontana e all’assessore competente.

L’interrogazione

Nell’interrogazione Rosati chiede di conoscere le modalità operative previste dalla stessa Regione in grado di garantire un’efficace attività di monitoraggio e supervisione delle prescrizioni ambientali ante-operam, in particolare quella relativa al divieto di ampliamento Cargo fuori dal sedime aeroportuale.

Nell’interrogazione il consigliere di AVS chiede se e quali strumenti di coordinamento la Regione ha o meno attivato con i ministeri interessati, la Sea, i Comuni del Cuv e i gestori del Parco della Valle del Ticino per assicurare l’integrazione nell’Osservatorio Ambientale.

Rosati, per garantire trasparenza e partecipazione, chiede infine di assicurare la piena accessibilità e diffusione alle comunità locali e agli enti interessati delle informazioni sullo stato di attuazione delle prescrizioni ambientali.
«L’osservatorio ambientale è nella pratica un obbligo sancito dal parere della commissione VIA e VAS – afferma Alessandro Pennati, co-portavoce di Europa Verde – Verdi della provincia di Varese – ma è soprattutto un passo avanti verso una civiltà che non dimentica l’ambiente quando pianifica le proprie scelte economiche. L’Osservatorio ambientale ha il compito di controllare che gli interessi del territorio siano effettivamente considerati prioritari e per questo attuati. Per questo motivo, la Regione deve al più presto designare il proprio rappresentante, si auspica di adeguate competenze, per il compito che dovrà svolgere nell’interesse della collettività».

Pubblicato il 29 Luglio 2025
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