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L’uomo che costruisce ponti: Gualtiero De Tomasi è il più longevo volontario di Protezione Civile in Lombardia

Fa ponti dal 1953, da quando - sottotenente di leva - è stato mandato su in Val Trebbia a togliere dall'isolamento un paesino. Tornato a casa, ha fondato il gruppo specializzato dei Genieri di Samarate

Gualtiero De Tomasi

Gualtiero de Tomasi è il più longevo volontario di Protezione Civile di Lombardia, con i suoi 94 anni e 73 di attività al servizio del prossimo: animatore dei “Genieri di Lombardia” (gruppo specializzato nella posa di ponti Bailey) è stato premiato a Palazzo Lombardia dall’ assessore alla Protezione Civile Romano La Russa, con a fianco il colonnello Valerio Vivaldi del comando dell’ Aeronautica militare e Marcella Battaglia della direzione regionale dei Vigili del Fuoco.

Un riconoscimento inatteso, nonostante la lunga carriera di De Tomasi. Sottotenente del Genio Pontieri, fa ponti dal 1953, da quando – giovane ufficiale di leva – è stato mandato su in Val Trebbia a montare 200 metri di ponte. La comunità della valle piacentina lo ricorda ancora, quell’anno, e qualche settimana fa lo ha celebrato in ricordo di quando ruppe l’isolamento del paese.

Tornato a casa dal servizio di leva, la passione per collegare due sponde l’ha conquistato.
Dopo tentativi ed esperienze con l’Unuci (gli ufficiali in congedo) e l’Anget, l’associazione nazionale dei genieri, ottenuto il “brevetto” prefettizio di volontario di Protezione Civile, nel 1988 ha messo insieme il gruppo di volontari Genieri Lombardia, guidato oggi dal figlio Iuri De Tomasi e specializzato nella posa di ponti scomponibili tipo “Bailey”, un gigantesco Meccano che consente di allestire ponti d’emergenza e sostitutivi.

Così nel tempo i Genieri hanno operato in giro per l’Italia, dalla Romagna alla Toscana, ai monti dell’Ossola. Senza dimenticare ovviamente il Varesotto a seguito di calamità.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 22 Settembre 2025
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