Quantcast

Scoperti dalla Finanza di Gallarate oltre 5 milioni di euro di incentivi indebitamente ottenuti per impianti fotovoltaici

Un articolato sistema di frode che ha permesso a tre società riconducibili a imprenditori spagnoli di ottenere in modo illecito milioni di euro destinati alla produzione di energia da fonti rinnovabili

Generico 27 Oct 2025

I finanzieri del comando provinciale di Varese hanno scoperto un articolato sistema di frode che ha permesso a tre società, riconducibili a imprenditori spagnoli, di ottenere in modo illecito più di 5 milioni di euro di incentivi pubblici destinati alla produzione di energia da fonti rinnovabili.

L’indagine, condotta dalla Compagnia di Gallarate, è partita dall’analisi di alcune aziende operanti nel settore dell’energia elettrica all’interno della circoscrizione di competenza. I controlli hanno evidenziato la presenza di società con capitale sociale minimo ma proprietarie di impianti fotovoltaici di grandi dimensioni situati nel centro e sud Italia, amministrate da soggetti stranieri solo formalmente residenti in Italia.

L’approfondimento dei conti bancari ha permesso di ricostruire i flussi finanziari in entrata provenienti dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE), l’ente pubblico che eroga gli incentivi alla produzione di energia. Le somme, una volta ricevute, venivano rapidamente trasferite verso la Spagna, senza alcuna giustificazione commerciale.

Le verifiche sui procedimenti autorizzativi hanno poi svelato il meccanismo di frode: le società avevano presentato a un Comune marchigiano tre richieste di autorizzazione per piccoli impianti fotovoltaici, quando in realtà si trattava di un unico impianto di grandi dimensioni, collegato alla stessa centralina elettrica e circondato da un’unica recinzione. In questo modo gli imprenditori avevano ottenuto incentivi più alti, riservati ai piccoli produttori di energia.

La Procura della Repubblica di Roma, informata dei fatti, ha disposto il sequestro urgente dei conti correnti utilizzati per l’accredito delle somme e dei beni degli indagati, fino alla concorrenza dei 5 milioni di euro indebitamente percepiti. Il provvedimento è stato convalidato dal Giudice per le Indagini Preliminari di Roma e confermato dal Tribunale del Riesame.

Al termine delle indagini, coordinate dal Pubblico Ministero capitolino, i responsabili hanno ricevuto l’avviso di conclusione delle indagini preliminari.

Pubblicato il 28 Ottobre 2025
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore