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Cassani: “Serve mettere un freno a questa invasione e rispedire al loro Paese questi criminali”

Dopo l’aggressione sessuale a Gallarate, il sindaco Andrea Cassani ringrazia i Carabinieri e riaccende il dibattito sull’immigrazione

andrea cassani

A poche ore dalla notizia dell’arresto per la violenza sessuale avvenuta all’alba di venerdì 21 novembre nel quartiere Cajello, il sindaco di Gallarate Andrea Cassani ha commentato pubblicamente il fatto con una dichiarazione diffusa sui social e agli organi di stampa.

Cassani ha espresso «a nome della città» un primo pensiero di ringraziamento ai Carabinieri della Compagnia di Gallarate per la rapidità e l’efficacia con cui sono riusciti a individuare e arrestare l’autore della violenza, un uomo di 35 anni di origine gambiana. Il sindaco ha inoltre manifestato «vicinanza alla vittima e alla sua famiglia» e garantito il sostegno dell’amministrazione comunale.

Un commento che farà discutere

Nel suo intervento, il primo cittadino gallaratese ha però anche tracciato una linea politica netta, collegando il fatto di cronaca alle politiche migratorie. Cassani ha affermato che «non è razzismo ma statistica» rilevare che una quota significativa dei reati violenti è commessa da cittadini stranieri e ha definito l’episodio «l’ennesima prova delle conseguenze dell’immigrazione incontrollata».

Il sindaco ha ricordato anche un precedente incontro internazionale svoltosi al Teatro Condominio, dedicato al tema della “remigrazione”, e ha invitato cittadini e istituzioni a «mettere un freno a questa invasione» e a «rispedire al loro Paese questi criminali».

«Lo stupro ai danni di una nostra concittadina è stato perpetrano da un gambiano che evidentemente non è venuto a Gallarate per pagarci le pensioni o perché fuggiva da qualche guerra ma per farsi mantenere da noi e per stuprare una donna che potrebbe essere nostra madre, nostra moglie… – scrive Cassani -. Non è razzismo ma statistica: più del 50% dei reati violenti sono commessi dagli stranieri che sono in Italia meno del 10% della popolazione. Il tutto è avvenuto a pochi passi dal Teatro Condominio dove pochi mesi fa giovani da tutta Europa, preoccupati per le conseguenze dell’immigrazione incontrollata e per l’elevata propensione a delinquere di questi, parlavano di remigrazione. È ora che tutti i cittadini aprano gli occhi sulle conseguenze dell’immigrazione e che anche la politica metta un freno a questa invasione e rispedisca al loro Paese questi criminali».

Pubblicato il 22 Novembre 2025
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