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HeArt of Gaza, l’arte come resistenza e speranza, da Deir Al Balah a Cassano Magnago

La mostra di opere dei bambini palestinesi, ideata da Mohammed Timraz, sta toccando molte città e paesi, facendo conoscere le storie dei più piccoli, i sogni e le sofferenze patite da anni

heart of gaza

L’arte non è solo bellezza: è speranza, resistenza, terapia. Lo sa bene Mohammed Timraz, 29 anni, palestinese di Gaza, che ha trasformato questa consapevolezza in un progetto capace di parlare alle coscienze di tutto il mondo. 

La mostra da lui ideata, HeArt of Gaza, raccoglie ed espone decine di disegni dei bambini di Deir al Balah, nel cuore della Striscia. Dopo aver raggiunto oltre 250 città, da Amburgo a Bristol, da Salerno a Bolzano, sarà a Cassano Magnago dal 15 al 30 novembre, nell’ambito della manifestazione Crash Bang Boom del Centro Artecultura Bustese (Cab). In questa occasione lo abbiamo incontrato per farci raccontare la sua storia. 

Che comincia con un grande dolore: «Il 7 ottobre 2023 (data del blitz di Hamas, ndr) avevo appena aperto il mio Grey Cafè a Deir al Balah: l’inaugurazione era avvenuta solo sei mesi prima». Colori, caffè, risate e sogni: nelle settimane seguenti tutto viene spazzato via, ridotto in macerie. Mohammed vive in prima persona la devastazione e si chiede anche come poter dare una mano alla sua gente. Così raduna in una tenda una ventina di bambini, ovviamente impossibilitati a frequentare la scuola, e dà loro fogli e colori. Nasce in questo modo la Tenda degli Artisti, uno spazio di libertà dove, attraverso il disegno, i piccoli possono esprimere emozioni e sentimenti e in qualche modo cominciare a elaborare l’immenso dolore che stanno vivendo. «Questa esperienza è nata come forma di resistenza» racconta. «Volevamo dare ai più piccoli sprazzi di vita normale, restituire loro qualcosa che il genocidio ha tolto: la gioia, il gioco, la possibilità di essere semplicemente bambini».

Nel frattempo, nonostante il rigido isolamento di Gaza e la distruzione di gran parte delle infrastrutture, Mohammed riesce via web a mantenere i contatti con l’esterno. Conosce online tanti amici che lo sostengono e lo incoraggiano, tra cui Féile Butler, architetta irlandese, con la quale nasce l’idea di condividere i disegni dei bambini con il mondo, dando vita al progetto HeArt of Gaza. «È nato tutto spontaneamente, da uno scambio di disegni via WhatsApp tra sua figlia e mio nipote: ci siamo accorti che avevano una potenza incredibile, che dovevamo fare qualcosa: da una parte dare la possibilità ai piccoli gazawi di dare forma a quello che provavano attraverso i colori, dall’altra testimoniare ciò che stavano vivendo». I disegni più significativi vengono quindi scannerizzati e organizzati in un’esposizione che comincia a viaggiare: prima in Irlanda, poi in Italia e in tanti altri paesi. 

In seguito, con l’aiuto della Ong Yalla Study, Mohammed fa domanda per una borsa di studio all’Università di Parma e viene selezionato nell’ambito del progetto indetto dal Centro Universitario per la Cooperazione Internazionale (CUCI) per ricercatori palestinesi. Lascia Gaza e atterra in Italia. Oggi vive nella città emiliana e sta completando un dottorato di ricerca focalizzato proprio sul ruolo dell’arte nel supporto psicologico in contesti di guerra e genocidio. 

Ma il suo pensiero è sempre rivolto alla sua numerosa famiglia (sei sorelle e due fratelli, più madre, padre e 3 nipotini), alla gente di Gaza e ai bambini delle tende, che oggi sono diventate ben 17: tra matite e colori, oltre 200 bimbi e ragazzi tra i 3 e i 17 anni hanno trovato un rifugio emotivo dove possono esprimere paure, emozioni e speranze. 

«L’arte e il disegno possono curare tanto quanto la medicina», racconta. «Disegnare ed esprimersi è terapeutico. L’ho visto succedere con diversi bambini tra cui mio nipote, che piano piano ha iniziato a mettere su carta anche cose belle, cose che non c’entravano con il genocidio». 

Oggi Mohammed, dalla sua nuova vita in Italia, continua a seguire e sostenere a distanza le “Tende degli Artisti”. Promuove raccolte di fondi per garantire la continuità delle attività e per fornire cibo, acqua potabile, materiale scolastico e supporto psicologico ai bambini e alle famiglie che vivono ancora in condizioni terribili: «A Gaza le persone hanno perso tutto, oltre alla salute fisica anche quella psicologica. I bambini sono le persone più deboli e indifese della società e meritano cura e attenzione». 

I disegni in mostra per HeART of Gaza

Le opere dei piccoli artisti raccontano un’infanzia spezzata ma anche la forza di chi, sotto le bombe, non smette di immaginare. C’è la macchina di una famiglia accerchiata da minacciosi carri armati, lo sguardo intenso di un bambino che sembra chiedere al mondo di non voltarsi, la figura di un altro divisa a metà: da un lato la vita di prima, con la scuola, il prato, la bicicletta e i giochi; dall’altro la devastazione del dopo, con missili che cancellano ogni cosa. 

«Ogni disegno ha una sua storia», conclude Mohammed. «Storie dolorose, ma che sentiamo la necessità di far conoscere. Per permettere alla gente di guardare Gaza con occhi diversi, per invitare a non dimenticare chi soffre, a sostenere chi non può difendersi. È importante che tutti continuino a stare vicino alle persone di Gaza, a tenere alta l’attenzione, a non lasciarci soli. Non siamo numeri. Vedere la realtà del nostro paese attraverso gli occhi dei bambini smuove le coscienze».

heart of gaza

HeArt of Gaza 

La mostra sarà visitabile dal 15 al 30 novembre 2025 all’ex chiesa di San Giulio, via San Giulio 198, a Cassano Magnago (VA), nell’ambito della manifestazione “Crash Bang Boom” del Centro Artecultura Bustese. 

L’inaugurazione è prevista sabato 15 novembre alle ore 17.00, con la presentazione della collettiva degli artisti del CAB, la testimonianza di Mohammed Timraz e l’accompagnamento musicale del sassofonista Angelo Calloni.

Orari di visita:
venerdì dalle 16.00 alle 19.00
sabato e domenica dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.00

Sono disponibili visite guidate anche in settimana su prenotazione: info@bustocab.it

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Pubblicato il 14 Novembre 2025
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