I sindacati denunciano “l’ennesima aggressione” agli addetti alle pulizie a Malpensa
Due senzatetto "alticci" hanno reagito contro il personale al terminal 2 dello scalo. Un episodio che riaccende l'attenzione sulla presenza di senza fissa dimora all'interno dello scalo, che di solito è pacifica ma talvolta pone anche problemi
All’aeroporto di Milano Malpensa si torna a parlare della “convivenza” tra il personale e i senzatetto che vivono all’interno dello scalo.
Lo si fa perché alcune sigle sindacali denunciano che nella notte tra l’11 e il 12 novembre il personale della società Dussmann impegnato in servizi di pulizia e ristorazione al Terminal 2 è stato importunato da due senzatetto “alticci”.
Fisascat‑Cisl, UilTrasporti e Flai parlano della «ennesima aggressione ai danni del personale in servizio in aeroporto» e sollecitano l’apertura di un tavolo urgente in Prefettura.
I sindacati esprimono «la più ferma condanna» delle minacce «ad opera di due persone senza fissa dimora», evidenziando come «si tratta dell’ultimo episodio di una lunga serie di violenze e minacce ai danni delle lavoratrici e dei lavoratori impegnati quotidianamente nei servizi di pulizia e ristorazione dello scalo».
Secondo le sigle sindacali, non sono bastati i recenti blitz di sgombero degli ultimi mesi per arginare il fenomeno della presenza di senzatetto: «Negli ultimi mesi la situazione è ulteriormente peggiorata: gli operatori lavorano in un clima di paura e tensione costante, con il rischio concreto per la propria incolumità fisica e psicologica».
Per questo motivo, chiedono «l’apertura immediata di un tavolo di confronto con la Prefettura di Varese, Sea e l’azienda Dussmann, al fine di individuare soluzioni concrete e durature per garantire la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori e ripristinare condizioni di lavoro dignitose e sicure».
Non è la prima volta che si parla di intemperanze da parte di alcuni senzatetto, in passato era stata protagonista in particolare una donna con problemi psichici. Va detto che sono decine le presenze all’interno dei due terminal, che vivono negli spazi aeroportuali spesso senza particolari problemi (anzi, alcune persone “storiche” sono a volte aiutate dallo stesso personale): l’aeroporto è percepito anzi da molti senzatetto come uno spazio sicuro, rispetto alla vita in strada. Certo però ci sono stati anche alcuni episodi di “attriti” con ubriachi o persone con problemi psichici.
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