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Somma ricorda i caduti di Nassiriya, la cerimonia al monumento al carabiniere

La commemorazione delle vittime dell'attacco del 2003, che costò la vita a 19 italiani e 9 civili iracheni

Somma Lombardo generiche

Si è tenuta nella mattinata di martedì 12 novembre, al monumento al carabiniere davanti al Castello Visconti di San Vito, la cerimonia in ricordo delle vittime dell’attentato di Nassiriya, avvenuto il 12 novembre 2003 in Iraq.
Anche Somma Lombardo ha voluto infatti rendere omaggio ai militari e civili italiani caduti nell’attacco, in un momento di raccoglimento che ha coinvolto istituzioni, forze dell’ordine e associazioni d’arma.

A rappresentare l’amministrazione comunale di Somma c’era Edoardo Piantanida, in delega del sindaco Stefano Bellaria, mentre da Arsago Seprio è intervenuto il sindaco Claudio Montagnoli. Presenti anche il luogotenente Filippo Nuzzolo, comandante della caserma dei carabinieri di Somma Lombardo, e numerosi rappresentanti delle associazioni d’arma del territorio.

Somma Lombardo generiche

La strage di Nassiriya risale al 2003: il 12 novembre di quell’anno un camion cisterna carico di esplosivo fu fatto esplodere nei pressi della base “Maestrale” a Nassiriya, città del sud dell’Iraq dove erano dislocati i militari italiani impegnati nella missione di pace autorizzata dall’Onu, dopo l’invasione operata dalla “coalizione dei volenterosi”.

L’attacco, uno dei più gravi mai subiti dall’Italia in ambito internazionale, causò la morte di 28 persone: 19 italiani (dodici carabinieri, cinque militari della Brigata Sassari e due civili) e nove cittadini iracheni.

Somma Lombardo generiche

L’attacco fu promosso da Al Qaida e segnò profondamente l’opinione pubblica e fu il tragico simbolo dei rischi legati alle missioni militari all’estero (l’anno successivo le truppe italiane a Nassiriya furono attaccate anche nel corso dell’insurrezione sciita).
Ogni anno, in tutta Italia, il 12 novembre viene celebrato come “Giornata del ricordo dei caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace”. È anche una data profondamente legata all’Arma dei carabinieri, che in quella data pagò il tributo più pesante.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 12 Novembre 2025
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