In cento a piedi da Gallarate al Sacro Monte portando “la luce della pace”
Gli scout hanno camminato per una notte intera, con tappe nei paesi della zona. Per riflettere su un impegno che tocca le aree di guerra, come Palestina e Ucraina, e l'aiuto ai migranti
Una lunga camminata notturna, attraverso paesi e strade della provincia, per raggiungere il Sacro Monte di Varese. È questo il cuore della Luce della Pace, che nella notte tra sabato 13 e domenica 14 dicembre ha visto la partecipazione di oltre cento ragazzi e ragazze.
L’iniziativa è organizzata dal gruppo scout Agesci Gallarate 1, che da circa dieci anni ripropone questo pellegrinaggio notturno come esperienza di cammino condiviso e di attraversamento delle comunità locali, coinvolgendo parrocchie e realtà associative lungo il tragitto
«Nella chiesa della Natività a Betlemme vi è una lampada ad olio che arde perennemente da moltissimi secoli, alimentata dall’olio donato a turno da tutte le Nazioni cristiane della Terra» spiegano gli scout del Gallaratese. «A dicembre di ogni anno da quella fiamma ne vengono accese altre e vengono diffuse su tutto il pianeta come simbolo di pace e fratellanza fra i popoli. Dal 1986 gli Scout di tutta Europa si impegnano a distribuirla nelle loro comunità. Il nostro gruppo scout, ormai da una decina d’anni, si impegna a portarla in pellegrinaggio notturno da Gallarate al Sacro Monte di Varese, diffondendola nelle parrocchie della nostra provincia».
Otto i momenti di preghiera e riflessione lungo il percorso, dalla partenza di Gallarate in cui è stata richiamata la dimensione non solo religiosa ma anche di impegno: «La scelta politica è decidere di opporsi alla logica di un mondo in cui dominano indifferenza, esclusione ed emarginazione. Non ci accontentiamo della nostra vita comoda, ignorando problemi vicino a noi: non possiamo stare fermi a guardare. Riteniamo necessario smuoverci, commuoverci e avere compassione, sentendoci toccati dalle sofferenze dell’altro, accogliendolo, rispettandolo e amandolo».
A Jerago c’è stata la testimonianza di Michela, volontaria dell’Operazione Colomba in Palestina. Ad Albusciago di Sumirago la testimonianza del clan scout di Somma Lombardo (che ha vissuto un’esperienza con ragazzi ucraini l’estate scorsa), a Buguggiate il racconto del clan di Gallarate, reduce da esperienza con il rifugio Fraternità Massi che assiste migranti in transito.
A Varese in centro momento di preghiera a San Vittore, sulle parole di Papa Francesco, e a Varese con la testimonianza di Marco Rodari, il “Claun Il Pimpa” che ha operato il tanti contesti di guerra, comprese – ancora una volta – Palestina e Ucraina.

Quanto resta della notte? Prima dell’alba, infine, la salita al Sacro Monte, con sosta alla Prima Cappella, con riflessione su migranti e rifugiati, e l’approdo a Santa Maria del Monte, con l’ultima riflessione su un testo di padre Alex Zanotelli, missionario comboniano che è stato a lungo in Africa e poi al Rione Sanità di Napoli.
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