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A Gallarate chi prende il reddito di cittadinanza si prende cura del verde e della biblioteca

I primi volontari sono stati impegnati nel plesso scolastico in centro, per la raccolta delle foglie. Ma altri due progetti riguardano la biblioteca civica

gallarate generico

A Gallarate iniziano ad essere impiegati i “percettori di Reddito di Cittadinanza” nei Progetti Utili alla Collettività.

I primissimi addetti sono impegnati nella raccolta delle foglie e nella cura del verde, nelle scuole e nei parchi cittadini.

Il sistema dei “Progetti Utili alla Collettività” (Puc) è stato introdotto nell’ottobre del 2019, due anni fa. A distanza di due anni i progetti stanno partendo in vari Comuni, anche se molto a rilento rispetto agli annunci fatti dai politici, che già a pochi mesi dal Decreto che istituiva i Puc avevano fatto intendere che fosse vicinissima l’attivazione delle persone. In realtà – come avevamo analizzato a inizio 2021 – il processo è stato piuttosto complicato e solo nell’autunno scorso erano stati attivati i primi progetti, ad esempio a Legnano.

In ogni caso: a Gallarate adesso si parte, con i primi addetti impegnati alle scuole Majno e Dante in centro città. Ma non solo: «Questo è l’inizio, iniziamo i tre progetti: verde pubblico con sette persone coinvolte, piccola manutenzione in biblioteca con due persone, servizi al pubblico in biblioteca due persone» spiega l’assessore al sociale Chiara Allai. «In totale sono tre i progetti con cui partiamo, con un totale di undici persone coinvolte»

A inizio 2021 l’allora assessore al sociale Stefania Cribioli aveva valutato in una trentina le persone da coinvolgere nei Puc, a fronte di poco più di 600 percettori a Gallarate: una stima confermata come obiettivo anche da Allai. Va ricordato infatti che solo una parte dei percettori di RdC sono attivabili nei Puc: altre persone rientrano infatti nei progetti sociali, rivolti alle figure più deboli, come quelle con dipendenze o disabilità.

 

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 10 Novembre 2021
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