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Due multe e un po’ di parole, nella prima sera senza alcol a Gallarate intorno alla stazione

Alle 18 di giovedì è scattato il mese di divieto per l'alcol in piazza Giovanni XXIII e dintorni. Commercianti ligi, qualche sanzione e discussione invece tra chi beve in piazza

gallarate generico

Alle 18 di giovedì 1 febbraio scatta il mese senz’alcol, a Gallarate: per la prima sera era in vigore il divieto di consumare o vendere alcol nella zona della stazione. Alle 18 scattano anche i primi controlli, con una pattuglia della Polizia Locale che – insieme a sindaco Andrea Cassani e assessore alla sicurezza Germano Dall’Igna – percorrono il parterre centrale della piazza e i portici.

Primissimo bilancio: mille euro di multe a un gruppetto di tre raccolti su una panchina in mezzo alla piazza, “pizzicati” con una bottiglia di superalcolici e qualche birra (aperte, l’ordinanza vieta il consumo).

Sotto i portici i commercianti sono ligi al divieto di vendere alcol. Sotto i portici alla fine la pattuglia Polizia Locale si dedica anche a cercare di dare qualche indicazione di comportamento corretto a chi passa: «Non si può passare in bici sotto i portici, se esce qualcuno dai negozi si rischia di far male» spiegano gli agenti a uno straniero quasi disorientato dal richiamo (un ragazzino invece si scusa).

Mentre le opposizioni tengono una conferenza stampa per denunciare il fallimento del riordino della piazza datato 2021 («propaganda a spese dei cittadini»), il sindaco Cassani – tornato anche lui sul parterre centrale inaugurato due anni fa – riprende a discutere con i multati, spalleggiato dalla polizia locale. Uno dei multati – meno combattivo – intanto svuota e butta le bottiglie che erano rimaste abbandonate, una cade dal cestino e va in frantumi tra le aiuole.

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Intanto sono quasi le sette e mezza, i pendolari vengono “recuperati” dai parenti in auto.
In via Beccaria si preparano a lavorare anche il  kebabbaro e il ristorante Terminal: per evitare di rovinare le cene è stata modificata in corsa l’ordinanza, per consentire (fino alle 23) di bere un bicchiere di vino o una birra almeno a chi deve mangiare, che sia un pasto volante o una cena vera e propria.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 01 Febbraio 2024
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