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Il tricolore illumina il Castello di Somma per gli 80 anni della Liberazione

Il nuovo allestimento con luci artistiche è un omaggio al 25 aprile, alla Repubblica e all'Europa

Le luci tricolori al Castello di Somma

Tornano le luci al Castello Visconti di San Vito a Somma Lombardo, per un’occasione davvero speciale: gli ottant’anni della Liberazione, un anniversario importante che l’amministrazione comunale ha voluto celebrare, oltre che con l’apertura straordinaria dell’Archivio e con una installazione nel cortile di Palazzo Viani Visconti, anche con la nuova illuminazione del Castello.

Originariamente prevista per il 25 aprile, nel rispetto del lutto nazionale per la morte di Papa Francesco l’accensione delle luci è stata posticipata a domenica 27 e quindi prosegue anche in questi giorni.

Una illuminazione dedicata al tricolore e una rivisitazione della famosissima opera di Banksy sul portone di accesso al Castello. Una rilettura in chiave partigiana dell’opera divenuta famosa in tutto il mondo come metafora di perdita della speranza e dell’innocenza, oggi a Somma Lombardo simbolo del ricordo della Resistenza e del perpetrarsi dei suoi valori.

«La Città di Somma Lombardo – dichiara il sindaco Stefano Bellaria – partecipa alle celebrazioni per l’80° Anniversario della Liberazione e lo fa con uno stile che ormai ci appartiene, quello delle Luci al Castello, una nuova occasione per vestire l’opera forse più conosciuta di Somma di un significato importante. La Liberazione è un momento fondante della nostra identità di Italiani e per questo citiamo il tricolore sulla facciata; sulla torre la rappresentazione di una donna, l’Italia, chiamata al voto; la bambina di Banksy che rincorre un papavero, nella memoria collettiva il fiore della Resistenza e infine un riferimento all’Europa con la bandiera e la frase “Sotto un unico cielo”».

Un anniversario dedicato al ricordo e alla memoria anche dei sommesi morti durante le persecuzioni nazifasciste grazie alle visite guidate in archivio, dove sarà possibile vedere i documenti ritrovati e studiati dalle archiviste e che sono serviti per istituire le pratiche di richiesta per le pietre d’inciampo, posate nel 2023 e pochi mesi fa all’ingresso di Palazzo Viani Visconti.

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«Il lavoro di ricerca delle nostre bravissime Archiviste Giusy Galatà e Arianna Lucini è stato più che prezioso per la raccolta di notizie e informazioni fondamentali per l’iter di richiesta delle pietre d’inciampo. Sarà davvero molto interessante poter vedere i documenti originali che raccontano un pezzo seppur molto triste della nostra storia, un pezzo che oggi ancora è fondamentale riportare alla mente e far conoscere soprattutto alle nuove generazioni».

Pubblicato il 30 Aprile 2025
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