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Reinserimento detenuti, nuovi fondi dalla Regione Lombardia per i progetti di inclusione sociale

Approvato un incremento di oltre 2 milioni per finanziare tutti i progetti ammessi. L’assessore Lucchini: “Inclusione significa costruire comunità più sicure e solidali”

carcere

La Regione Lombardia rilancia il proprio impegno sul fronte del reinserimento sociale delle persone sottoposte a provvedimenti dell’autorità giudiziaria. Con una recente delibera di Giunta, è stato approvato un aumento di 2.146.712 euro della dotazione finanziaria dell’avviso pubblico “Piani territoriali integrati per l’inclusione sociale”, rivolto a detenuti adulti, minori e giovani adulti, nonché alle loro famiglie.

Grazie a questo incremento, saranno finanziati tutti e sette i progetti che avevano superato la selezione tecnica ma erano rimasti fuori per esaurimento delle risorse disponibili. Un intervento reso possibile dal Fondo Sociale Europeo Plus (FSE+) 2021–2027, che già aveva previsto una dotazione iniziale di 12 milioni di euro.

Inclusione come risposta alla marginalità

«Con questo provvedimento – ha dichiarato l’assessore regionale alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità, Elena Lucchini – diamo una risposta concreta a persone che rischiano la marginalità. Il nostro obiettivo è sostenerle nella costruzione di un nuovo progetto di vita, attraverso il lavoro, la formazione e il supporto sociale».

I progetti, promossi da enti locali e reti territoriali in collaborazione con il Terzo settore, mirano a ridurre il rischio di recidiva, sostenendo il reinserimento attraverso percorsi educativi, formativi e lavorativi.

Alleanze sociali contro l’esclusione

L’iniziativa si rivolge in particolare a chi è in messa alla prova, detenzione domiciliare o nel delicato momento del rientro in società dopo la fine della pena. «L’inclusione non è solo un principio – ha aggiunto Lucchini – ma una politica attiva di comunità. Significa creare contesti in cui anche chi ha sbagliato possa rientrare nella società con percorsi di dignità e responsabilità».

L’intervento coinvolgerà l’intero territorio regionale, con l’obiettivo di rafforzare la coesione sociale e il lavoro in rete tra istituzioni, servizi socio-sanitari e organizzazioni non profit. «Ringrazio – ha concluso l’assessore – tutti gli enti locali e gli operatori del Terzo settore per il loro impegno quotidiano nel promuovere una società più giusta e sicura per tutti».

Pubblicato il 14 Ottobre 2025
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