Golasecca, il Presepe della Parrocchia di Santa Maria Assunta incanta ancora: un’opera artigianale tra storia, fede e comunità
Realizzato dallo “storico” gruppo degli amanti del presepe, sarà visitabile fino all’11 gennaio. Quest’anno protagoniste le statue in legno d’ulivo acquistate in Terra Santa negli anni ’80
Anche per questo Natale, la Parrocchia di Santa Maria Assunta di Golasecca accoglie i visitatori con il suo Presepe, un’opera curata con attenzione minuziosa e frutto di un lavoro che ha impegnato per molte settimane il gruppo parrocchiale degli “amanti del presepe”. L’allestimento resterà visibile fino a domenica 11 gennaio, offrendo alla comunità e ai visitatori un’occasione di contemplazione e meraviglia.
Dietro alla realizzazione ci sono molte ore di impegno e dedizione, come raccontano i volontari che, anche quest’anno, hanno unito energie e creatività. «Abbiamo iniziato a pensarci già a gennaio 2025 – spiegano – ma la vera e propria costruzione è cominciata a inizio settembre».
Per questa edizione, il gruppo ha scelto di valorizzare un tesoro della comunità: le statuine storiche in legno d’ulivo, acquistate negli anni ’80 durante un pellegrinaggio in Terra Santa. Da qui è nata l’idea di un’ambientazione “storico-biblica”, capace di esaltare la semplicità e l’eleganza delle figure.
Una scelta che ha rinnovato completamente l’impianto scenografico: «È cambiato tutto – raccontano – l’ambientazione, le proporzioni, i materiali. Lo scorso anno il contesto era montano, forse meno immediato da interpretare; questa volta abbiamo cercato maggiore essenzialità e coerenza narrativa».
Il presepe è stato realizzato dalle mani dello storico gruppo composto da sette persone, ognuna con competenze e disponibilità diverse. «Ma il gruppo è sempre aperto a tutti – sottolineano – chiunque voglia dedicare del tempo alla comunità è benvenuto».
E mentre il presepe continua a emozionare i visitatori, il pensiero corre già al futuro: «Abbiamo tanti spunti per i prossimi anni. Vedremo quando smonteremo tutto dopo le feste: potremmo riproporre un tema passato o crearne uno completamente nuovo. È tutto possibile».
Un ringraziamento speciale viene rivolto a Mauro Chinetti e Renato Antonino, per il loro contributo prezioso in questo progetto che ogni anno rinnova tradizione, spirito di comunità e amore per la bellezza.
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