Stroncata la rete dei “viaggi sicuri”: arrestato a Malpensa il regista dell’immigrazione clandestina
L'epilogo dell'operazione condotta dalla Squadra Mobile di Bergamo è avvenuto nell’area imbarchi dell'aeroporto varesino. L'indagato, destinatario di una misura cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Bergamo, è stato bloccato mentre tentava di imbarcarsi
L’inchiesta sulla rotta migratoria dall’Africa orientale verso il Nord Europa si è conclusa laddove il “regista” dell’organizzazione sperava di far perdere le proprie tracce: allo scalo di Milano Malpensa. È qui che i poliziotti hanno intercettato e arrestato un uomo di 46 anni, residente a Milano, ponendo fine a un collaudato sistema di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Il fermo alla frontiera di Malpensa
L’epilogo dell’operazione condotta dalla Squadra Mobile di Bergamo è avvenuto proprio nell’area imbarchi dell’aeroporto varesino. L’indagato, destinatario di una misura cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Bergamo, è stato bloccato mentre tentava di imbarcarsi su un volo diretto a Istanbul.
L’uomo ha cercato di utilizzare lo stesso stratagemma fornito ai suoi “clienti”: si è presentato ai controlli di frontiera di Malpensa con un documento falso, sperando di riuscire a rientrare nel proprio Paese d’origine e sfuggire alla giustizia italiana. Il tentativo è però fallito grazie al monitoraggio costante degli agenti, che lo hanno fermato prima che potesse lasciare il territorio nazionale.
Dagli arresti di Orio al Serio alla scacco matto
L’indagine era partita mesi fa da un altro scalo lombardo, quello di Orio al Serio. Tra maggio e luglio, la Polizia di Frontiera aveva arrestato sei persone in possesso di documenti d’identità contraffatti (principalmente belgi, spagnoli e svedesi).
Analizzando i flussi e i dati digitali, gli inquirenti hanno scoperto un pattern inequivocabile: Prenotazioni centralizzate: I biglietti aerei per i migranti venivano acquistati sempre dalla stessa persona, utilizzando un’unica carta di credito e un solo indirizzo e-mail. Accompagnamento sistematico: Il 46enne si occupava personalmente di scortare i clandestini in aeroporto con la propria auto, fornendo istruzioni dettagliate su come superare i controlli fino al momento dell’imbarco.
Il bilancio dell’operazione
Grazie a intercettazioni telefoniche e ambientali, la Polizia ha ricostruito la posizione di altre nove persone che avevano già lasciato, o tentato di lasciare, l’Italia verso il Nord Europa sfruttando i servizi dell’uomo.
Oltre all’arresto eseguito a Malpensa, gli agenti hanno proceduto al sequestro di: L’autovettura utilizzata per i trasferimenti verso gli scali. Le carte di credito impiegate per le transazioni illecite. Documentazione varia utile a confermare il sistema di produzione di documenti falsi per l’espatrio.
L’operazione conferma l’importanza della vigilanza nei grandi hub aeroportuali lombardi, divenuti snodi critici per le rotte della documentazione contraffatta verso i paesi dell’area Schengen.
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