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Primo passo ufficiale per la creazione di un museo della Cultura Contadina ad Albizzate ma la strada è tutta da tracciare

Centinaia di attrezzi storici attendono una sistemazione definitiva da oltre quindici anni nei magazzini comunali mentre si cerca la strada per ottenere finanziamenti. Ora il comune lancia una manifestazione d'interesse

museo contadino albizzate

Dopo oltre quindici anni di “sosta” forzata nei depositi comunali, il vasto patrimonio di attrezzi agricoli storici di Albizzate torna al centro del dibattito. La notizia ufficiale è la pubblicazione da parte del Comune di un avviso esplorativo per la redazione di un progetto di fattibilità tecnico-economica per la realizzazione del Museo contadino di Albizzate. Tuttavia, è bene chiarire subito i contorni dell’operazione: in questa fase non è indetta alcuna procedura di gara, né è stata presa una decisione definitiva sulla realizzazione dell’opera.

La genesi: un deposito nato come “temporaneo”

La storia di questa collezione ha radici lontane. Oltre 15 anni fa, il Comune di Albizzate si rese disponibile, attraverso la mediazione della Provincia di Varese, a ospitare un imponente lascito composto da centinaia, forse migliaia, di attrezzi della cultura contadina.

Tali oggetti furono inizialmente depositati all’interno dell’ex chiesetta del Cubilotto (l’attuale Sala Piotti). Successivamente, vennero spostati ai piani superiori della struttura, dove si trovano tutt’oggi. L’idea originaria era ambiziosa: creare un museo della storia contadina di carattere provinciale. Albizzate doveva essere solo una tappa temporanea in attesa di una sede definitiva. Di quel progetto sovracomunale, però, non si seppe più nulla e il Comune oltre a ritrovarsi custode acquistò direttamente buona parte degli oggetti.

La “spinta” della Festa Contadina

A riaccendere i riflettori su questo tesoro dimenticato è stato il clamoroso successo della Festa Contadina dello scorso ottobre. L’evento ha portato in piazza oltre un migliaio di persone, dimostrando una fame di tradizioni e radici ancora vivissima.

Proprio in quell’occasione, la vicesindaco Eliana Brusa (che detiene la delega ai Musei) ha voluto allestire negli spazi comunali una selezione di quegli attrezzi agricoli, creando una piccola esposizione temporanea. L’entusiasmo dei visitatori ha dato il via a una profonda riflessione politica: ha senso continuare a tenere quel patrimonio chiuso in un deposito o è giunto il momento di provare a esporlo permanentemente? Da qui nasce l’impulso che ha portato all’attuale avviso pubblico.

La Festa contadina di Albizzate conquista tutti: oltre un migliaio di persone per una giornata tra animali, giochi e tradizioni

Un progetto da quasi un milione di euro

Il documento pubblicato oggi è però estremamente cauto: si tratta di un mero procedimento esplorativo che non comporta impegni o vincoli per l’Amministrazione. I dubbi sul tavolo sono molteplici e vanno oltre la semplice redazione di una planimetria. C’è il nodo dei fondi: L’importo dei lavori è stimato in circa 940.000 euro. Al di là dell’avvio della progettazione, resta da capire come e dove reperire tali somme. Il bando è, di fatto, lo strumento necessario per partecipare a futuri finanziamenti regionali o europei, senza i quali l’opera resterebbe sulla carta.

Un’altra questione sulla quale riflettere è la gestione futura: Una struttura museale richiede una riflessione moderna. Chi curerà l’allestimento? Chi aprirà le porte al pubblico? Come si eviterà l’effetto di un “museo statico” e polveroso? C’è inoltre il capitolo della sostenibilità strutturale: Il progetto dovrà includere obbligatoriamente un Piano economico Finanziario per valutare se l’ente sia in grado di mantenere la struttura nel tempo.

festa contadina albizzate
Uno scatto dalla festa contadina di Albizzate

I prossimi passi

L’avviso punta a individuare professionisti con esperienza almeno triennale nella progettazione museografica. Il progetto dovrà prevedere interventi di adeguamento strutturale, impiantistico e l’abbattimento delle barriere architettoniche per i locali del Municipio in piazza IV Novembre.
I soggetti interessati hanno tempo fino alle ore 23:59 del 16 febbraio 2026 per inviare la propria manifestazione d’interesse via PEC. Solo allora, con un’analisi tecnica e costi certi alla mano, Albizzate potrà decidere se questo sogno contadino ha finalmente le gambe per camminare.

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Pubblicato il 17 Dicembre 2025
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