Busto Arsizio sostiene cori e bande: contributi comunali per tutelare il patrimonio musicale
L’assessore alla Cultura Manuela Maffioli: «Non solo musica, ma memoria, identità e coesione sociale. Un aiuto concreto alle realtà cittadine che custodiscono la tradizione»
I cori e le bande rappresentano un patrimonio prezioso per la vita culturale e sociale di Busto Arsizio. A sottolinearlo è l’assessore alla Cultura Manuela Maffioli, che spiega le ragioni dell’intervento economico deciso dall’amministrazione comunale a sostegno delle realtà musicali cittadine.
«Il loro contributo – afferma Maffioli – non è solo di carattere musicale. Cori e bande custodiscono e trasmettono elementi fondamentali della nostra tradizione: dai testi dei canti, spesso legati a momenti storici rilevanti, alle musiche connesse alla liturgia popolare». Un ruolo che va oltre l’esibizione, toccando la dimensione identitaria e quella sociale, alimentando relazioni, coesione e una profonda “memoria emotiva” condivisa dalla comunità.
Le realtà musicali di Busto Arsizio partecipano attivamente al Tavolo Musica comunale, confrontandosi con le altre esperienze del territorio e contribuendo, nel corso dell’anno, a eventi istituzionali e appuntamenti pubblici, offrendo «contrappunti preziosi e molto apprezzati».
Accanto a questo valore, l’assessore evidenzia anche le difficoltà che cori e bande si trovano ad affrontare. Repertori spesso considerati di nicchia limitano il coinvolgimento in manifestazioni non istituzionali, mentre l’età media elevata rende complesso il ricambio generazionale. Per queste ragioni, il Comune ha deciso di intervenire in modo concreto.

L’amministrazione ha sostenuto le associazioni che ne hanno fatto richiesta e che presentavano un disavanzo economico, coprendo fino al 40% delle perdite. I contributi assegnati riguardano il Corpo musicale Pro Busto, il Corpo musicale La Baldoria, la Filarmonica Santa Cecilia di Sacconago, l’associazione Borsound1919 e il Coro Ai Preat, per un sostegno complessivo distribuito tra le diverse realtà.
«Un segnale di attenzione e riconoscimento – conclude Maffioli – verso chi, con passione e impegno, mantiene vivo un patrimonio tradizionale che appartiene a tutta la città». Un ringraziamento è rivolto anche al pubblico, che continua a seguire e sostenere cori e bande, contribuendo alla loro vitalità. Salvaguardare questo patrimonio significa rafforzare l’identità culturale di Busto Arsizio e trasmetterla alle nuove generazioni.
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