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Protezione Civile, riparte la formazione per 24.000 volontari

La giunta regionale ha stanziato le risorse per un piano triennale di formazione degli operatori. Risolto anche un problema burocratico con la Croce Rossa

Incendio Monte Martica - foto Aresi

È stata approvata lunedì 28 gennaio dalla Giunta regionale, su proposta dell’assessore al Territorio e Protezione civile Pietro Foroni, una delibera che dà il via alla riorganizzazione della formazione presso la Scuola superiore di
Protezione civile attraverso uno schema di Protocollo d’Intesa tra Regione Lombardia e Croce Rossa Italiana. Al centro del
Protocollo, oltre a una serie di proposte innovative per il prossimo triennio (sperimentazione di corsi base a distanza, realizzazione delle campagne ‘Io non rischio’ e ‘Io non rischio Scuola’, accordi vari di collaborazione), anche il reciproco riconoscimento dei corsi base per gli operatori.

«Oggi è una data molto importante, che vede finalmente ufficializzata la stretta sinergia già esistente tra due componenti fondamentali del nostro sistema di emergenza in caso di calamità – ha commentato l’assessore Foroni -. Abbiamo infatti rimediato
a un’incongruità del sistema, che vedeva vanificare le abilitazioni operative e formative di tutti quei volontari della CRI formati in attività di Protezione civile che fossero transitati per un qualsiasi motivo a una delle Associazioni o dei Gruppi comunali di Protezione civile della nostra regione». Pur essendo la Croce Rossa una componente storica delle strutture nazionali di Protezione civile, con una presenza molto forte in Lombardia (103 sedi, 5.000 volontari abilitati specificatamente alle attività di protezione civile), eventuali trasferimenti dei suoi volontari alla Protezione civile sino a oggi comportavano infatti perdite di tempo, lungaggini burocratiche e spreco di denaro.

Tutte le iniziative e le attività sono volte alla diffusione della cultura e alla promozione della formazione dei volontari oltre che al
coinvolgimento delle istituzioni scolastiche. Per soddisfare l’esigenza di formazione continua di tutti i soggetti, vengono stanziati, per i prossimi tre anni, 680.000 euro da suddividersi sui bilanci delle annualità 2019, 2020 e 2021 e destinati ad enti locali, amministrazioni centrali e istituzioni sociali private per attività di protezione civile e di comunicazione e organizzazioni di eventi connessi. Destinatari saranno quindi Comuni, Province, Comunità montane e circa 100 istituti scolastici. È prevista una partecipazione di circa 24.000 operatori di volontariato.

«Crediamo molto nel lavoro dei nostri volontari e nel loro impegno costante – aggiunge Foroni -. La loro formazione e la motivazione che li spinge a dedicarsi al prossimo sono infatti punti nodali per far progredire tutto il sistema di Protezione Civile e, a tal fine, è fondamentale riconoscere il lavoro di preparazione che affrontano e l’impegno continuo e responsabile che questo richiede, spesso in silenzio e lontano dai
riflettori»

Pubblicato il 29 Gennaio 2019
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