Addio a Lucia Galli Galletti, portò la danza classica nell’Alto Milanese
Prima ballerina della Scala, nel 1966, incoraggiata da Silvio Zanella e don Alberto Dell'Orto, aprì una scuola al Teatro delle Arti, ancora attiva. Insegnò anche al Sociale di Busto e a Legnano
È stata prima ballerina alla Scala, ma è stata poi anche grande insegnante, che ha portato la danza classica nell’Alto Milanese: per questo oggi a Gallarate, Busto e Legnano in tanti piangono Lucia Galli Galletti, scomparsa a 93 anni.
Nata nel 1925 a Ferrara, divenne milanese d’adozione: dopo essere stata «spinazitt» (allieva dell’Accademia di ballo) debuttò a dieci anni e già nel 1939 partecipò alla trasferta del Teatro alla Scala a Berlino. Divenne poi prima ballerina.
Chiusa la carriera a metà anni Sessanta, si dedicò ad insegnare passione, arte e disciplina alle giovani allieve. «Ha fondato tre diverse scuole di danza: nel 1966 aprì a Gallarate la scuola presso il Teatro delle Arti, ma anche a Busto Arsizio al Teatro Sociale, a Legnano al Cral della Cantoni» ricorda Cinzia Puricelli, che di Lucia Galli Galletti è stata allieva e che dal 1993 ha portato avanti la scuola gallaratese, oggi diventata Proscaenium.
«In tanti ricordano un carattere straordinario per determinazione e competenza. Ha portato qui, 50 anni fa, la danza classica: oggi sembra scontato ma non era così» continua Puricelli.
«Il suo ricordo – dicono dal Teatro delle Arti la vede come insegnante dolce ma contemporaneamente esigente al massimo: un vero esempio di umanità e professionalità». Tante giovani allieve passate nelle scuole dell’Alto Milanese ricordano le sue lezioni e quell’epiteto («oca svizzera!») con cui apostrofava di tanto in tanto le aspiranti ballerine (alcune di loro, a loro volta, hanno fondato poi altre scuole danza nel Varesotto).
La scuola alle Arti giunse, agli inizi degli anni ’80, a oltre 400 presenze di allieve, «tanto che, con la società Virtus, costituiva il maggior centro di attrazione per le ragazze della città». «Ogni due anni la scuola si esprimeva non tanto in un saggio quanto in uno spettacolo vero e proprio che, di norma veniva replicato quattro sere. Nel 1981 si giunse a ben otto serate tutte esaurite».
La storia di Lucia Galli Galletti, raccontata da Laura Villani, era stata selezionata anche tra quelle raccolte nel libro “Le donne che fecero l’impresa” (edizioni del Loggione, Modena): il capitolo s’intitola “Volevo essere una spinazitt“, dal soprannome dialettale che definiva le giovani allieve dell’accademia della Scala.
La scuola di danza a Gallarate aprì nell’ottobre del 1966, inizialmente ospitata al Teatro delle Arti e nata per iniziativa di Silvio Zanella e don Alberto Dell’Orto, instancabili promotori di quella fucina creativa e artistica che era la sala di via don Minzoni.«Per questo faremo un evento per ricordarla anche nella nostra città» anticipa ancora Cinzia Puricelli.
Il funerale si terrà martedì 19 febbraio alle ore 14:30 partendo dalla camera mortuaria dell’ospedale San Gerardo di Monza.
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