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Turismo, affari e studio: un giorno a Tirana per scoprire il legame Italia-Albania

Sull'Airbus A320CEO di Ernest da Malpensa a Tirana per conoscere la realtà della capitale albanese. Tra shopping, cultura, artigianato e buon cibo

Tirana Albania

Sei di sera, aeroporto di Tirana: si fa la fila per l’imbarco del volo Ernest per Milano Malpensa. C’è chi – albanese – torna in Italia dopo un periodo di visita ai parenti, ma ci sono anche i businessman, italiani e albanesi. Un imprenditore della meccanica si attarda con la telefonata, dopo la giornata di verifica in uno stabilimento della zona.

Dieci anni fa, su un volo Malpensa-Tirana, la stragrande maggioranza dei viaggiatori erano emigrati albanesi, che tornavano a casa per una visita a parenti. Oggi molto è diverso. Cresce l’industria, cresce il turismo italiano che viene a godere delle spiagge, delle bellezze naturali e delle città storiche, approfittando di prezzi ancora molto bassi.

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Tirana porta d’Albania e luogo di studio

Non solo: anche di recente la televisione italiana è venuta a raccontare il fenomeno degli universitari italiani in Albania. Un fenomeno ormai consolidato: c’è chi fa ironia sulle lauree di Renzo Bossi, ma a Tirana c’è un punto di riferimento molto serio per le professioni sanitarie, l’Università Nostra Signora del Buon Consiglio, che ha accordi con le Università di Milano, Bari e Roma Tor Vergata. Il motivo? Per gli studenti italiani è una scelta per aggirare il test d’ingresso: «Gli studenti vengono qui per i primi due anni, poi rientrano in Italia», la formazione in Albania è considerata comunque di livello. Speculare al loro viaggio è quello degli studenti albanesi, medici, infermieri e infermiere che formate a Tirana (e nella sede secondaria di Elbasan) vengono poi a lavorare in Italia.

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Il grande murale del museo nazionale albanese, in piazza Skanderbeg

Cosa vedere a Tirana: la fortezza, il museo nazionale, locali e artigianato

L’università privata ha sede sullo stradone che consente di andare dall’aeroporto di Rinas “Nene Tereza” – dedicato cioè a Madre Teresa, forse l’albanese più famosa – al centro città. In un quarto d’ora si accede a piazza Skanderbeg, piazza monumentale dedicata all’eroe dell’indipendenza dell’Albania: da snodo trafficatissimo negli ultimi anni si è trasformato in spazio pedonale premiato come miglior piazza d’Europa nel 2018. È il cuore della capitale: in poche centinaia di metri si raggiungono le zone più interessanti dal punto di vista della vita notturna e dello shopping, compresa l’antica kalà (la fortezza murata) oggi trasformata con locali, caffè, negozi di artigianato e di prodotti tipici dell’agricoltura di qualità, un segmento che sta crescendo, con tanto di presenza di Slow Food.

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I locali e i negozi della kalà, l’antica fortezza

Tirana: lingua, cucina e architettura italiana

Orientarsi a Tirana è facile anche grazie al fatto che moltissimi abitanti comprendono l’italiano, grazie alla frequentazione della televisione italiana. Il rapporto storico è molto profondo: l’Italia fascista occupò l’Albania nel 1939 e, a differenza che in altri territori coloniali, la presenza italiana è stata più rispettosa dell’orgoglio albanese. La colonizzazione si vede ancora in molti edifici del centro storico di Tirana, tra grandi palazzi di stile classicheggiante e qualche inserimento di architettura razionalista, come il teatro Kombetar (nazionale) del 1938.
Anche la cucina di Tirana è un mondo “di confine” da scoprire, tra piatti della tradizione balcanica come il delizioso burek (pasta sfoglia con formaggio o spinaci) e piatti italiani.

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L’ampio spazio verde nel centro di Tirana

Il legame economico, come dicevamo in apertura, è consolidato: il Belpaese resta il primo, indiscutibile partner commerciale dell’Albania, sia come esportazioni che come importazioni. Nel 2018 il valore dell’export verso l’Italia è stato di 967,8 milioni di export, contro 1.235 di importazioni.
Si parla della manifattura, perché poi ci sono altri capitoli che sfuggono a questi numeri. Ad esempio il turismo legato alla salute: come già in Ungheria e Slovenia, l’Albania è già da un decennio una alternativa conveniente per alcune cure, compresa la chirurgia estetica.

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Un equipaggio di Ernest sulla pista di Tirana

In aereo in Albania: volo da Malpensa a Tirana

L’interesse nelle relazioni tra Albania è confermato anche dalla scelta d’investimento della nuova compagnia Ernest, la prima low cost italiana, che vola da Malpensa e Pisa, con la stagione estiva 2019 anche le rotte da Bologna, Bergamo Orio al Serio, Roma, Genova. La compagnia opera con un Airbus A319, un A320 e un nuovissimo A320CEO da 180 posti: da Malpensa assicura anche voli sull’Ucraina: verso la capitale Kiev (tre volte a settimana), sull’affascinante Leopoli (Lviv, due volte a settimana) e su Kharkiv, nell’Est del paese. Altri tre aerei entreranno in servizio per la stagione estiva 2019, con allargamento delle destinazioni anche a Spagna e Romania.

Pubblicato il 08 Febbraio 2019
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