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L’ultimo giorno di scuola dell’asilo Galli di Somma. “Perché togliere classi alla nostra scuola?”

La protesta dei genitori di fronte alla prospettiva di uno stop alla scuola dell'infanzia nel centro di Somma: è una delle tante scuole che rischiano la scomparsa delle classi dopo la riduzione degli organici deciso a Roma

scuola dell'infanzia Galli

Ultimo giorno di scuola con protesta all’asilo Galli nel centro di Somma Lombardo, che rischia di perdere una sezione e ritrovarsi con “classi pollaio”.

«Nonostante l’interessamento del sindaco e del provveditore, a noi la risposta più semplice e immediata alla domanda – perché al Galli? – non è ancora arrivata» dicono i genitori che si sono riuniti in presidio davanti alla struttura.

Per l’anno scolastico 2025/26 la scuola dell’infanzia “Galli” ha già raggiunto 45 iscrizione, in linea con i numeri degli anni passati. Ma dall’Ufficio Scolastico Provinciale di Varese (articolazione territoriale del Ministero dell’Istruzione) è arrivata una comunicazione di chiusura di una classe nel plesso, peraltro già penalizzato due anni fa con una sezione “tagliata”.

È uno dei tanti casi che stanno emergendo di riduzione dell’offerta, che deriva dalla diminuzione di organici decisa a Roma.
Alla fine di marzo la bozza ministeriale parlava, a livello nazionale, di un taglio di 5660 insegnanti e di 2740 assistenti tecnico amministrativi., secondo i numeri diffusi dai sindacati della scuola.

Se è vero che c’è una riduzione del numero dei bambini nelle classi di età più giovani (in particolare i nati post-Covid), in molti casi il taglio del personale interviene anche su realtà – come la Galli di Somma – su cui i numeri sono consistenti.

«Che fine faranno i bambini in esubero? Metterete a tacere il tema della sicurezza e degli spazi? I bambini verranno ridistribuiti ignorando la nostra scelta e rischiando la dispersione scolastica? A noi la risposta più semplice e immediata non è ancora arrivata», insistono i genitori, che hanno anche appeso alla cancellata un cuore (nella foto di apertura dell’articolo) con i nomi dei bambini nuovi iscritti, «con la speranza che a settembre sia pieno di gioia».

scuola dell'infanzia Galli

Il caso – come detto dagli stessi genitori – viene seguito anche dal sindaco Stefano Bellaria, che non ha dirette competenze (i Comuni mettono gli edifici scolastici, ma l’organizzazione, gli organici del personale, gli stipendi sono tutti in capo al Ministero): Bellaria dice che dall’Ufficio Scolastico Provinciale «saranno in grado di dare risposte puntuali alle richieste di mantenimento delle classi, in tutta la provincia, nella seconda metà di luglio». Nel frattempo – a Somma come in altre locali – la protesta dei genitori non si ferma.

Pubblicato il 03 Luglio 2025
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