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Farmacia spostata, il Comitato chiama in causa l’Ats

Continua la mobilitazione del comitato, che ha raccolto 1800 firme contro lo spostamento del servizio (comunale) dal centro di San Giulio alla periferia

Cassano Magnago generica

Proseguono, a Cassano Magnago, le iniziative intraprese dal Comitato cittadino “Farmacia non andare via” per contrastare l’annunciato spostamento della farmacia comunale N° 1 di Cassano Magnago.

Dopo la prima fase che ha visto il Comitato impegnato nella raccolta firme tra i Cittadini cassanesi (ricordiamo che sono state più di 1800 le persone che hanno sottoscritto la petizione inoltrata all’Amministrazione Comunale di Cassano) il Comitato si è attivato per raccogliere ed analizzare la documentazione relativa alla richiesta di trasferimento della Farmacia.

Oltre che l’Amministrazione Comunale, il comitato ha contattato l’ordine dei Farmacisti, l’ATS Insubria e la Regione Lombardia.
«La documentazione che è stata fornita dall’Amministrazione Comunale a seguito di una prima richiesta di gennaio – dice il Comitato –  non era completa (nonostante il diritto ad ottenere l’accesso agli atti sia sancito dal d.lgs 33/2013), e pertanto il comitato ha inoltrato una seconda richiesta più specifica ottenendo ulteriori documenti (senza peraltro avere ancora la certezza che sia stata fornita tutta la documentazione del caso). A tutt’oggi latita la Regione Lombardia che, nonostante i solleciti, non ha preso una posizione ufficiale per garantire il rispetto di leggi e procedure riguardo a questo particolare trasferimento, che ha richiesto una modifica della perimetrazione delle aree di competenza delle farmacie».

«L’ATS ha risposto recentemente alle istanze del comitato affermando che la definizione delle sedi farmaceutiche e la definizione degli ambiti territoriali di ciascuna farmacia sono di pertinenza del Sindaco e non competono quindi all’ATS, dichiarazione in contrasto con quanto affermato nella corrispondenza intercorsa con l’amministrazione comunale di Cassano lo scorso anno, quando l’ATS scriveva con lettera protocollata il 04/03/2018 che “ al fine di esprimere il richiesto parere, è opportuno sia sciolto il dubbio derivato dalla vostra citazione di norma e che sia, di conseguenza, integrata la documentazione presentata”. Ci chiediamo quindi perché lo scorso anno si dava seguito ad una richiesta di parere chiedendo ulteriore documentazione ed oggi si afferma che tale parere non era dovuto? Per di più l’ATS ci scrive ora che la delibera dell’Amministrazione comunale di Cassano Magnago dello scorso luglio con cui sono stati modificati i confini degli ambiti territoriali è “pervenuta a chi scrive in modo informale in data 26.02.2019”. Insomma una grande confusione; ci chiediamo perché, se la procedura seguita è stata regolare, ora emergono questi distinguo o peggio reticenze da parte di alcuni enti coinvolti?»

«Apprezziamo la solidarietà espressa alla nostra causa dal presidente dell’Ordine dei Farmacisti della provincia di Varese che ci ha scritto: “… richiamando quanto espresso con mia precedente missiva del 25 u.s. indirizzata al Comune di Cassano Magnago e volendo esprimere solidarietà alla Vostra iniziativa … preme evidenziare che questo Ordine normativamente nulla può fare in ordine al trasferimento della farmacia in discussione”. Auspicavamo comunque una posizione più incisiva dell’Ordine dei Farmacisti in quanto, a nostro avviso, il deliberato spostamento della farmacia è in contrasto con la sentenza del Consiglio di Stato n° 5840/2014 che “ha stabilito che il trasferimento di una farmacia, da un punto all’altro della zona assegnata in pianta organica, e nello specifico, da una ubicazione originaria nel centro storico ad una nuova ubicazione in posizione secondaria, determina una violazione di quella speciale destinazione al servizio dello specifico centro abitato per il quale la farmacia è stata istituita, con conseguente lesione delle esigenze degli abitanti della zona”.

Lo spostamento della farmacia, come annunciato più volte dal sindaco Nicola Poliseno, va avanti, la fase di decisione è ritenuta già chiusa e si è solo nella fase per così dire operativa, che si attendeva in effetti proprio in primavera. Il Comitato ritiene «molto grave» che si proceda, «in quanto viene completamente ignorata la richiesta dei tantissimi cittadini» e si teme un «notevole danno […] al centro storico della città ed alle persone ivi residenti».

«Evidentemente il Dott. Nicola Poliseno che si firma sul giornalino comunale come “Il Vostro Sindaco” non ritiene di rappresentare questi 1800 cittadini che gli hanno richiesto di soprassedere allo spostamento della farmacia».

Pubblicato il 11 Aprile 2019
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