La perfezione del tre
Alla Galleria Palmieri l’emozionante esperienza espositiva di Olivieri, Raciti e Vago
Continua sino al 13 aprile, presso la Galleria Palmieri in Busto Arsizio la stimolante esperienza espositiva di “OLIVIERI RACITI VAGO”. Tre nomi. Tre autori che nei loro lavori pittorici raccolgono tutti i frammenti culturali e innovati emersi attorno agli anni settanta/ottanta nel contesto della ricerca post astratta.
Pur nelle loro differenti singolarità espressive, i tre autori, hanno saputo imporsi nel campo artistico di quegli anni grazie ad una pittura capace di mantenere, lungo tutta la superficie pittorica della tela, una dimensione coloristica sensoriale ed emotiva. Una modalità espressiva non più legata a dimensioni rappresentative, ma, semplicemente ancorata a sé stessa, alla propria realtà coloristica a più significanze.
Lontani dal rigido riduzionismo ideologico della Minimal Art e dall’esuberanza espressiva della Transavanguardia, gli autori qui presenti hanno cercato di recuperare una pittura legata più all’idea di progetto e di manualità attraverso il ripescaggio di segni legati ad una arcaicità primigenia e con l’uso di colori sempre più in riduzione. Una modalità espressiva vicina al sottile confine delle scelte linguistiche della pittura astratta ma riuscendo ad andare oltre quel linguaggio, privilegiando nella modalità compositiva il tema del vuoto, dell’assenza. Uno spazio pittorico concentrato e ascetico, silenzioso, trascendente, dove l’artista e il suo mondo pittorico, anche se ai minimi termini sviluppano tensioni emotive capaci di suggerire possibilità di mondi nuovi.
Ecco allora che in Claudio OLIVIERI lo spazio della tela, invaso da un colore luminoso, sposta la visione verso un altrove, si fa luogo fisico, luce, vibrazione cromatica dentro una dimensione non solo mentale ma sensoriale, emotiva.
Mentre in Mario RACITI, la complessità dell’immagine riempie la superficie delle tele con segni fortuiti, nati nel caos d’una spazialità pittorica primordiale. Pulviscoli di luce, di materia che appaiono e scompaiono nella complessità d’una creazione atmosferica allusiva, sottratta alla sfericità d’una ben definita fantasia.
Per Valentino VAGO, tutto è già lì, sulla tela, dentro una luminosità acquatica diffusa, giocata tra toni di luce e ombra, in cui sottili elementi segnici compiono viaggi, traiettorie e donano consistenza alla fisicità del colore grazie allo sconfinamento in spazi altri, assoluti, immersi in una visione del mondo legata ad una dimensione trascendente.
OLIVIERI RACITI VAGO
“Segno come racconto
Sino al 14 Aprile 2019 — GALLERIA D’ARTE PALMIERI –
Via G. Mameli, 24 — Busto Arsizio (VA)
Tel. 0331-639334 – www.galleria palmieri.it
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