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«Con mio papà fino alla fine. Grazie ai medici di Busto»

La nostra collega Valeria desidera ringraziare pubblicamente i dottori del reparto di broncopneumologia che per due mesi hanno curato Luigi, suo padre, colpito da un tumore fulminante

ospedale busto arsizio

In soli due mesi la nostra famiglia ha scoperto cos’è un “tumore fulminante”. Ne avremmo fatto volentieri a meno, ma la vita non ci ha chiesto se eravamo d’accordo. Luigi Vercelloni – marito, papà e nonno – è entrato nel reparto di broncopneumologia dell’ospedale di Busto Arsizio il 5 marzo con una diagnosi ancora da scrivere e ci ha lasciato il 5 maggio. 

In quei due mesi abbiamo trovato una seconda famiglia che ci ha accompagnato costantemente. La squadra guidata dal professor Berra è diventata, giorno dopo giorno, il nostro punto fermo in quelle settimane difficili e troppo veloci.

Grazie ai medici che prima hanno cercato di capire cosa stava succedendo e poi provato a curare. E quando per quel cancro non c’è stato niente da fare, non sono mai mancati per dargli un po’ di sollievo da tutte quelle cose, piccole o grandi, che – chissà perché – la malattia ha deciso che doveva fargli affrontare. E dove anche la medicina non poteva arrivare, loro c’erano per parlare e consigliare.

Grazie a tutti gli infermieri e gli operatori socio sanitari che ogni giorno con professionalità, generosità e umanità ci sono stati vicini. Hanno curato, medicato, alleviato il dolore e insegnato anche a noi cosa fare. Grazie per quel “ciao Luigi” detto sempre con il sorriso, per aver cercato ogni volta la soluzione migliore per un nuovo problema che ogni giorno arrivava puntuale, per il saluto non scontato a fine turno, per la notte in cui lo abbiamo salutato per l’ultima volta.

Ci hanno spiegato che non è vero che a un certo punto non c’è più niente da fare perché c’è sempre qualcosa da fare per garantire alla persona malata la dignità di cui ha diritto. Noi quella dignità l’abbiamo costruita giorno per giorno insieme a queste persone. Onestamente non possiamo dire che tutto questo può consolarci nel dolore e nella mancanza, ma dato che la realtà non si può cambiare, siamo certe di aver avuto vicino a Luigi e al nostro fianco persone speciali che ricorderemo sempre.

Grazie

Milena, Barbara e Valeria

Pubblicato il 15 Maggio 2019
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