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Qual è il “potenziale di consumo” dei comuni lombardi?

Martedì 23 luglio verrà presentata la ricerca della LIUC Business School e UBI Banca che calcola il volume di spesa che ciascuno dei 1.531 comuni lombardi è in grado di attivare

soldi economia

Qual è il potenziale di sviluppo commerciale ed economico dei Comuni Lombardi? Quali sono i fattori che spingono la domanda nei nostri territori?  Sono alcuni degli interrogativi a cui risponde l’analisi condotta dal Centro sullo Sviluppo dei Territori e dei Settori della LIUC Business School con il supporto di UBI Banca che verrà presentata martedì 23 luglio 2019 (alle ore 17) nell’Auditorium LIUC. Questo lavoro di ricerca misura il potenziale di consumo, inteso come volume di spesa che ciascuno dei 1.531 Comuni lombardi è in grado di attivare. Ciò permette di comprendere il livello di benessere del territorio, la sua capacità di attirare spesa dall’esterno e, quindi, le prospettive di sviluppo commerciale, produttivo ed economico che lo connotano.

Risulta di fondamentale importanza intercettare, descrivere e comprendere le dinamiche dei consumi al fine di valutare le prospettive di sviluppo dei territori e del loro tessuto industriale. Territori caratterizzati da maggiori livelli di spesa per beni di consumo tendono a mostrare migliori dinamiche di sviluppo produttivo e occupazionale. Non solo, capire quali siano le determinanti alla base di questo fenomeno rappresenta una fonte preziosa di informazioni per i responsabili delle politiche locali, individuando quali siano le leve da azionare per stimolare lo sviluppo della domanda a livello comunale.

Ma come si fa a misurare questo fenomeno? «In primo luogo le dinamiche di consumo sul territorio sono guidate da tre macro-componenti – spiega Massimiliano Serati, direttore della Divisione Ricerca Applicata e Advisory della LIUC Business School e del Centro sullo Sviluppo dei Territori e dei Settori – Una componente “residenziale” legata al livello di benessere degli abitanti, alle loro caratteristiche anagrafiche e al livello di istruzione; una componente di domanda “pendolare”, determinata da numero e potere di spesa dei lavoratori provenienti da altri Comuni; infine una componente “turistica”, che si lega all’attrattività del territorio e all’offerta di servizi di ricettività presenti». Considerando tutti questi fattori è stato possibile profilare i pattern di consumo locale, intercettando le aree caratterizzate da maggiori flussi di spesa e individuando i fattori che contribuiscono a incoraggiare i consumi. 

Cosa emerge dall’analisi? «Eccezion fatta per Milano, il potenziale di consumo è distribuito omogeneamente tra le province lombarde – dichiara Andrea Venegoni, ricercatore del Centro sullo sviluppo dei territori e dei settori-. A livello micro-territoriale si rilevano visibili fenomeni di concentrazione nei Comuni di maggior dimensione e uno stacco netto tra città e periferie, ossia i centri abitati di provincia o poco popolati. Attrattività turistica e di impresa, redditi e livello culturale del territorio giocano un ruolo centrale nell’influenzare questa dinamica». Infatti, l’indicatore misurato presenta valori elevati nelle località turistiche dove, più che delle abitudini di spesa della comunità residente, si deve tener conto del contributo dei visitatori occasionali. Non sorprende, perciò, che tra i fattori che stimolano la dinamica dei consumi sul territorio, accanto a patrimoni e cultura, si trovino la ricettività turistica e il grado di accessibilità del territorio.

Di estrema importanza anche le determinanti dei flussi pendolari. I lavoratori, spendendo gran parte del loro tempo nel luogo di lavoro, concentrano lì anche parte dei loro consumi contribuendo ad alimentare i volumi di spesa. Beneficiano quindi di questo fenomeno le città e le aree che mostrano maggior capacità di generare e attrarre attività di impresa. Ulteriori elementi come il livello culturale e la “piramide demografica” dei residenti, intesa come composizione della popolazione per fasce d’età, sono fattori che, assieme alla dotazione patrimoniale e ai livelli reddituali, risultano determinanti nel caratterizzare i consumi. Infine, la localizzazione dei centri commerciali “periferici” costituisce un forte elemento di caratterizzazione dei volumi di spesa sul territorio. Non solo, determina anche fenomeni di mobilità e congestione della rete viaria territoriale la cui individuazione è di importanza strategica per gli amministratori locali.

PROGRAMMA 

17.00 Registrazione

17.15  Saluti
Riccardo Comerio Presidente LIUC – Università Cattaneo
Luca Gotti  Responsabile Macro Area Territoriale Bergamo e Lombardia Ovest- UBI >< Banca

17.40 Il potenziale di consumo nei territori e le prospettive di sviluppo in Lombardia
Massimiliano Serati Direttore Centro sullo Sviluppo dei Territori e dei Settori – LIUC Business School
Andrea Venegoni Centro sullo Sviluppo dei Territori e dei Settori LIUC Business 

18.50 Q&A

Pubblicato il 17 Luglio 2019
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