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Rumore di Malpensa, il Comune di Casorate emette un’ordinanza e richiama Enac

L'ha emessa il sindaco Dimitri Cassani, chiedendo a Enac di intervenire e predisporre un piano per ridurre i disagi. L'ente nazionale dell'aviazione, settimana scorsa, aveva vincolato i decolli da una sola pista

Malpensa generica 2019

Una ordinanza per impegnare Enac a intervenire per ridurre il rumore degli aerei di Malpensa.

L’ha emessa nella mattina di martedì Dimitri Cassani, il sindaco di Casorate Sempione, uno dei Comuni intorno all’aeroporto, il più esposto (con Arsago Seprio) al rumore dei decolli, soprattutto dopo che Enac ha vincolato per dieci giorni – dal 27 luglio – i decolli alle sole rotte dalla pista 35R, la pista destra di Malpensa.

«È l’unica arma che abbiamo in mano, quella della tutela della salute pubblica» dice Cassani. «È indubbio che venga superato il limite del rumore, sicuramente in questa fase di decolli solo dalla pista destra, ma probabilmente anche successivamente».
L’ordinanza ripercorre le tappe precedenti – soprattutto la prescrizione Enac sull’uso della sola pista destra – ed impegna Enac “nella persona del legale rappresentante, nonché al direttore generale dott.Alessio Quaranta” ad “adottare con effetto immediato nelle modalità operative previste nello scenario […] tutti gli accorgimenti necessari a limitare le emissioni rumorose, in particolare riguardo alle aree confinanti con le abitazioni” e di inviare al Comune “un piano di bonifica redatto da un tecnico competente in acustica ambientale” con tutti gli  interventi necessari a ridurre il rumore nei limiti di legge, da trasmettere anche ad Arpa Lombardia.

Clicca qui per scaricare il testo completo dell’ordinanza

«In caso di violazione dell’ordinanza chiederemo i danni e chiederemo di valutare eventuali responsabilità penali» conclude Cassani. «Di certo non possiamo subire passivamente quanto sta accadendo».

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 30 Luglio 2019
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