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“Che emozione incontrare il Presidente della Repubblica!”

La rubrica di Daniele Cassioli - L'evento a Castelporziano: «Bello vedere la disabilità accolta in uno dei luoghi più belli d'Italia». Torna il grande sport indoor: i consigli ai genitori dei giovani atleti

daniele cassioli

(d. f.) Non capita tutti i giorni. Anzi, alla gente comune non capita praticamente mai, di essere ospiti del Presidente della Repubblica. Ma Daniele Cassioli e chi era con lui nella tenuta di Castelporziano al cospetto di Sergio Mattarella non è “gente comune”: sono persone capaci di affrontare con grinta la propria disabilità e, spesso, di andare oltre a essa. Daniele ci racconta una giornata particolare e ci aiuta a capire come i temi della disabilità non siano – per fortuna – tabù nemmeno ai massimi vertici dello stato.

Lunedì 23 settembre ho avuto la fortuna e l’onore di incontrare Sergio Mattarella, perché ho preso parte alla chiusura estiva della tenuta presidenziale di Castelporziano. Si tratta di un’iniziativa sociale promossa dalla Presidenza della Repubblica e rivolta ai cittadini, con particolare attenzione alle persone con disabilità. Le emozioni sono state diverse: ci sono quelle personali perché è sempre forte incontrare il Presidente della Repubblica. C’è poi la soddisfazione di vedere coi miei occhi, se pur malandati, una disabilità accolta e coccolata in uno dei posti più suggestivi d’Italia. La Tenuta Presidenziale di Castelporziano, nata come riserva di caccia e riserva agricola, è oggi a tutti gli effetti una riserva naturale dall’ecosistema unico.

UN SENSO DI INCANTO – Da sei anni, infatti, il presidente Sergio Mattarella ha deciso di aprire questo luogo di incomparabile bellezza alla cittadinanza. È stato dunque un bel momento di festa, cominciato già all’arrivo, lungo il percorso in auto attraverso gli alberi, i profumi e i suoni dell’immenso giardino. Un preludio dell’incanto che mi aspettava. Un senso di pace, di distacco dal mondo, forse quell’isolamento che può servire a un Presidente per prendere delle decisioni importanti e anche complicate. In questo tipo di decisioni Sergio Mattarella è stato particolarmente coinvolto nell’ultimo periodo, chissà se ha deciso di ritirarsi proprio qui per trovare le energie adatte…
Quello che ho vissuto è stato un’emozionante susseguirsi di dimostrazioni sportive, cinofile, canore e strumentali, sotto gli occhi di un Presidente Mattarella seriamente e profondamente coinvolto nell’osservare ragazzi, apparentemente più sfortunati del resto del mondo, interagire con persone che hanno deciso di dedicarsi a loro col cuore.

daniele cassioli sergio mattarella

LA DISABILITA’… AI PIANI ALTI – Io ho avuto la fortuna di esserci in qualità di atleta e consigliere del Comitato Paralimpico che gode di grande considerazione da parte del Presidente della Repubblica. Questo mi porta a sottolineare l’immenso e prezioso lavoro che il Cip ha svolto per stringere rapporti virtuosi con enti e istituzioni, con l’obiettivo di valorizzare le prestazioni degli atleti paralimpici e soprattutto il bel messaggio che, ognuno di noi, porta con sé. Penso a quanto sia in continua crescita la percezione della disabilità e penso che, tutti quelli che, anche solo per due minuti, occupano un parcheggio dedicato a loro, a noi, anche senza averne il diritto, stiano, per osmosi, facendo un torto a tutti, Presidente Mattarella compreso.

La considerazione che il mondo del Terzo Settore sta avendo dalle istituzioni inizia a essere davvero importante ed è oltretutto una delle risorse in cui il nostro Paese sa farsi preferire. Allora questo slancio culturale deve finalmente riuscire a giungere fino a tutti noi che possiamo scegliere come considerare la disabilità, partendo proprio dai piccoli gesti del quotidiano.
Tornando a me, stringere la mano a Mattarella è stato davvero bellissimo, oltretutto si ricordava che faccio sci nautico e mi ha riconosciuto la difficoltà nel praticare questo sport! Ho scambiato anche due parole con Laura Mattarella, la figlia, una persona davvero disponibile. Alla fine le ho lasciato una copia del mio libro. Chissà se lo leggerà…

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Un palazzetto caldo regala sempre emozioni

UN’OCCHIATA A… i campionati nei palazzetti

«Dopo il grande calcio, dopo le manifestazioni iridate con le Nazionali, dopo le vacanze, ecco a voi i campionati e le gare nei palazzetti che coincidono anche con la ripresa delle attività sportive giovanili».

Era questo l’ultimo tassello che ci mancava dopo il primo giorno di scuola. Finalmente è arrivato e vale la pena ricordarci un paio di cose:
– Sono i ragazzi che fanno sport e sempre loro devono divertirsi e gustarsi allenamenti e partite. Le interferenze o addirittura le prepotenze dei genitori non generano campioni, ma coltivano mostri invisibili.
– Lasciamo che siano i ragazzi a scegliere che sport fare e poi lasciamo che siano loro a farsi la borsa e a svuotarla dopo gli allenamenti.
– Accompagniamoli a vedere degli eventi sportivi dei professionisti, perché dai grandi campioni si può sempre trarre ispirazione.
– Anche i momenti di movimento libero sono sport: giocare in cortile, andare in bicicletta, correre in un parco.
– Vi consiglio di non sentirvi sazi solo perché un adolescente va ad allenarsi due o tre volte alla settimana.

Adesso siamo pronti ad affrontare l’inverno! Buono sport a tutti!

Il sito ufficiale – Daniele Cassioli
Come siete strani voi che ci vedete
 – La rubrica di Daniele Cassioli per VareseNews

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Pubblicato il 09 Ottobre 2019
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