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Troppi farmaci: aerosol, antibiotici e antipiretici

Molti medicinali ai bambini, spesso non necessari o troppo potenti: i consigli dei pediatri sull'utilizzo dei farmaci durante l'infanzia, tra paure e stereotipi da sfatare

salute bambini

Se raramente ci sono casi in cui ai bambini non vengono somministrati i farmaci prescritti dal medico per timore, nella stragrande maggioranza la popolazione infantile italiana ha il problema esattamente opposto: i bambini assumono molti farmaci, in molti casi non necessari o troppo potenti. Soprattutto antibiotici e rimedi per problemi respiratori 
La denuncia è dell’Agenzia italiana del Farmaco cui i pediatri dell’ospedale Bambino Gesù di Roma rispondono con l’ultimo numero di “A scuola di Salute” con una piccola guida all’uso corretto e consapevole dei farmaci. Per mettere in discussione, paure e vecchi stereotipi.

Il bambino non è un piccolo adulto

Troppo spesso con i bambini si impiegano, a dosaggi inferiori, medicinali autorizzati per i grandi (prescrizione off-label). Ma i bambini non sono dei piccoli adulti, e il farmaco sottoposto a studi clinici sulla popolazione adulta, e pertanto autorizzato per l’età adulta, non è detto possa andare bene anche per la popolazione infantile che ha metabolismo e fragilità differenti.

Il neonato non è un bambino in età scolare

Per le stesse ragioni succede che un bambino curato due anni prima con determinato farmaco venga sottoposto alla stessa cura senza verificare diagnosi e posologia con il pediatra. E anche questo è pericoloso perché nella loro crescita i bambini attraversano diverse età evolutive, ciascuna caratterizzata da variazioni nelle modalità di assorbimento e metabolizzazione dei farmaci. 

L’antibiotico non è un antifebbrile

Tra gli errori più comuni c’è quello di somministrare in autonomia degli antibiotici ai bambini in caso di febbre. Ma i farmaci indicati per il trattamento della febbre sono gli antipiretici (paracetamolo e ibuprofene), che hanno effetti anche antidolorifici e antinfiammatori e il cui dosaggio dipende dal peso del piccolo paziente.
Gli antibiotici invece servono ad affrontare un’infezione batterica. Sono invece assolutamente inefficaci in caso di infezione virale. I sintomi possono essere simili (febbre, stanchezza, dolori diffusi), ma i pediatri hanno strumenti e conoscenze adatte a distinguere i casi e consultarli è quindi indispensabile, sia per decidere se è necessario l’antibiotico, con quale dosaggio e il ciclo di cura, da terminare necessariamente una volta iniziata la cura.

Aerosol

Altra tendenza diffusa è quella di curare ogni problema respiratorio con l’aerosol. Ma l’aerosol è inutile in caso di raffreddore otite e tosse, a meno che questa non sia provocata da broncospasmo (restringimento dei bronchi) o laringite acuta. L’aerosol può essere utilizzato in caso di asma, per risolvere un attacco asmatico o per prevenirne in caso il pediatra lo ritenga opportuno.

Farmacovigilanza

Durante la somministrazione dei farmaci è importante che l’efficacia e gli eventuali effetti collaterali (di cui bisogna essere consapevoli, vengano costantemente monitorati.

Foto di Владимир Берзин da Pixabay

 

 

 

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Pubblicato il 09 Dicembre 2019
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