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L’Unione Studenti: “Via i privati da Trenord e treni gratuiti per chi studia”

L'Unione Studenti commenta la notizia dell'affidamento del servizio per dieci anni a Trenord, ma in senso diverso da altri: "Serve più politica"

trenord

«Vogliamo che la Regione apra un tavolo con gli studenti pendolari per garantire un sistema di trasporti realmente pubblico che sia a impatto zero e soprattutto gratuito, per garantire il vero diritto allo studio per cui da tempo ci battiamo».

Lo chiede l’Unione degli Studenti della Lombardia, che rilancia la richiesta partendo dalla notizia che Regione Lombardia confermerà l’affidamento del servizio ferroviario 2021-2030 a Trenord.

«Fino a che non avremo un sistema ferroviario efficiente, la Regione continuerà a danneggiare in primis chi studia, costringendoci a sveglie estreme per raggiungere le nostre scuole, imponendoci così di sacrificare tempo prezioso».

Per il resto la scelta di riconferma di Trenord da parte della Regione (la Regione è, attraverso Fnm spa, socia di Trenord per circa il 27%) non viene contestata. E questa è una particolarità, rispetto ad altre voci: «L’affidamento senza bando di gara, che in questo caso rispetta le norme, sembrerebbe un fattore negativo. Ma indire un bando di gara significa far competere aziende tra di loro e privatizzare il servizio, rendendo più difficoltoso un rifinanziamento massiccio a discapito dei pendolari e in favore del profitto dell’azienda. Non siamo d’accordo con chi critica la decisione di non indire un bando di gara, perché pensiamo che il problema sia un altro. «Sentiamo fortemente il bisogno di chiedere alla classe politica regionale di investire nuovamente in Trenord e di ristrutturarla totalmente, con un serio piano per il futuro».

L’Unione Studenti critica la presenza dei privati nella compagine sociale di Trenord, attraverso Fnm: «Non è possibile infatti che il 24% della metà del capitale azionario sia ancora in mano ai privati. Non è possibile che il governo, attraverso Ferrovie dello Stato (che detiene metà del capitale azionario), non riesca a collaborare efficacemente con la Regione per ridare efficienza al sistema ferroviario. La Regione, poi, dovrà chiarire come si possa continuare a ignorare il conflitto di interessi che vede la Lombardia stessa contemporaneamente proprietaria e cliente di una sua azienda».⠀

Pubblicato il 09 Gennaio 2020
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