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Gallarate prova a vendere terreni e case

Dalle ville e palazzine nel quartiere liberty alla colonia in montagna a Cugliate Fabiasco, passando per Sciarè, Ronchi e Crenna. Valore totale: sei milioni di euro

Generico 2018

Alcuni immobili sono in vendita da decenni, altri sono comparsi nella lista più di recente. Sono gli edifici che la città di Gallarate vuole vendere, per ricavare nuove risorse.
Il nuovo bando scadrà il prossimo 19 marzo e dentro c’è un po’ di tutto. Appartamenti ma anche ville Liberty, vecchi stabili fatiscenti, una vasta proprietà in montagna.

Nella lista compaiono così la pregevole villa Bossi, in via Cavallotti 19 (foto wikipedia), a 855mila euro, e la vicina palazzina liberty di via Arnaldo da Brescia 7 a 630mila euro.

Ma poi ci sono anche due appartamenti in via Ivrea n. 5 (85mila euro) e via Montenero 15 (43.740 euro) , un negozio nella palazzina di via Sciesa 40 (complesso dove si trovava la farmacia dei Ronchi; 180mila euro).

E ancora la palazzina dell’ex macello via Pastori n. 5, davanti all’ospedale, di recente sgomberata dai senzatetto, venduta a 350mila euro. E l’ex comando dei vigili in via Bottini 11, a 492mila euro.

Generico 2018
 La palazzina Liberty plurifamiliare di via Arnaldo Da Brescia 7

Nei quartieri periferici ci sono una proprietà in via Rongione n. 21 ad Arnate, i locali di Vicolo Santa  Margherita 1 (laterale a via Donatello) a Crenna.

Poi c’è sempre lei, la decana delle proprietà difficili da vendere: la Ex Colonia Maino con i terreni circostanti di pertinenza a Cugliate Fabiasco/Marchirolo. Si vende a 1 milione 620mila euro.

Ci sono poi alcuni lotti di terreni: via Novara; via Padre Lega; due lotti su via Lazzaretto; via Ranchet; quattro in via Danimarca; via Gran Bretagna; via Tiro a Segno.

Complessivamente il valore di immobili e terreni in vendita è di 6milioni 362mila euro.

Qui trovate il documento su tutte le proprietà in vendita, qui invece le modalità del bando.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 19 Febbraio 2020
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