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Simone bloccato in Marocco: “Speriamo l’Italia riesca a farci tornare”

Centinaia di connazionali sono da giorni “intrappolati” dopo che Rabat ha chiuso le frontiere col nostro Paese. Mazzucchelli era partito da Arsago per una vacanza prima che la situazione si aggravasse

tour del Marocco in moto

Simone è uno degl’italiani bloccati in Marocco. Centinaia di connazionali sono da giorni “intrappolati” in Marocco, dopo che Rabat ha chiuso le frontiere col nostro Paese, in piena emergenza coronavirus.

Simone Mazzucchelli, 41 anni, è partito il 7 marzo per una vacanza prenotata da tempo: poche ore dopo sarebbe state prese tutte le misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.
Ieri, sabato 14 marzo, sarebbe dovuto tornare ma ha trovato le “porte chiuse”. Dall’Italia si è mobilitato anche suo padre, Claudio Mazzucchelli, ma senza nessun risultato. “Mio figlio oggi sarebbe dovuto rientrare dal Marocco, esattamente da Agadir – racconta – , purtroppo le partenze sono bloccate, pare per una quindicina di giorni. Personalmente ho provato a chiamare il numero telefonico dell’unità di crisi del Ministero, sempre occupato, non so a che santo appellarmi per poter dare una risposta positiva a mio figlio.
Al momento ha trovato un alloggio in hotel fino all’apertura del consolato, che avverrà lunedì. Per fortuna ha conosciuto un altro ragazzo italiano, almeno condividono questi momenti tragici”.

Simone conferma :”Siamo in camera d’albergo, ovviamente pagata da noi perché in aeroporto nessuno ci ha dato notizie, stiamo attendendo che l’ambasciata italiana di Rabat risponda e ci dica cosa dobbiamo fare. Il consolato di Agadir apre domani e proveremo a rivolgerci a loro giusto per capire come comportarci”.
Nel frattempo il Daly Muslim, il giornale dei musulmani d’Italia riferisce che molti italiani che vivono in Marocco si sono offerti di aprire le loro case ai connazionali bloccati e che potrebbero trovarsi nell’impossibilità di pagare un albergo.

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Pubblicato il 15 Marzo 2020
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