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Minacce al sindaco di Castano Primo, il Patto dei Sindaci: «Vicini a Pignatiello»

Dalla Conferenza dei Sindaci dell'Alto Milanese un messaggio di solidarietà per Giuseppe Pignatiello dopo l'ennesimo tentativo di intimidazione

Generico 2018

Ennesimo tentativo di intimidazione ai danni del sindaco di Castano Primo: nei giorni scorsi Giuseppe Pignatiello, riconfermato lo scorso anno alla guida del paese dopo i primi cinque anni di mandato, ha trovato nel giardino di casa, proprio davanti alla finestra, una carcassa di animale morto. L’episodio è solo l’ultimo di una lunga scia di minacce rivolte al primo cittadino, che come in passato però ha scelto di non restare in silenzio.

«Non avrei pensato di dover denunciare ancora atteggiamenti mafiosi e fascisti – è la denuncia di Pignatiello -. Come ho sempre fatto, senza timore e omertà, io denuncio anche stavolta. Purtroppo per l’ennesima volta un orrendo episodio che non auguro a nessuno ha colpito la mia famiglia e il sottoscritto. Ho riflettuto a lungo chiedendomi se fosse giusto rendere pubblico l’episodio ma visto che purtroppo i tentativi di spaventarmi continuano senza tregua ho ritenuto corretto denunciare. Ho rinvenuto un macabro, davvero macabro messaggio intimidatorio lasciato in casa mia, proprio davanti alla finestra. Come sempre ho segnalato subito alle Forze dell’Ordine l’accaduto, e non finirò mai di ringraziarli per il lavoro che svolgono ogni giorno con impegno senza pari. Io voglio dire solo una cosa, con forza: le minacce non mi fermeranno mai. Ormai in questi sei anni mi hanno minacciato una dozzina di volte, ed il mio unico rammarico è che a vivere questo terrorismo disgustoso è soprattutto la mia famiglia!».

Il sindaco di Castano Primo riconduce l’episodio «ai fatti del settembre 2015», quando si attivò per vietare un raduno di Casa Pound al campo sportivo comunale la cui autorizzazione era stata ottenuta indirettamente, tramite una richiesta presentata da un’associazione per un evento che doveva essere sportivo e musicale. Il gruppo aveva poi occupato comunque il campo nonostante la revoca dell’autorizzazione.

«Mi ritrovo oltre a questa minaccia macabra, anche striscioni sui cavalcavia con le provocazioni del solito gruppuscolo di esaltati, come successo più volte e su cui più volto ho visto il mio nome sbeffeggiato – conclude Pignatiello -. Io non ho paura, io continuerò a denunciare a testa alta e schiena dritta, perché non ho nulla da temere. Ma qualcuno a cui manca il coraggio, il rispetto e qualsiasi cosa possa renderlo una persona vera, evidentemente ha paura dei cambiamenti che stiamo portando alla città! Questo è l’ennesimo gesto da codardi, una minaccia portata avanti da vigliacchi e da chi di democratico, civili e onesto non ha nulla».

Dopo l’episodio, il primo cittadino è stato raggiunto da diverse manifestazioni di solidarietà da “colleghi” di altri Comuni. Ora per Pignatiello arriva un messaggio di sostegno anche dalla Conferenza dei Sindaci dell’Alto Milanese: «Siamo vicini al sindaco di Castano Primo dopo l’ennesimo, vergognoso episodio di intimidazione ai suoi danni – sottolinea Walter Cecchin, presidente del Patto dei Sindaci, a nome dei 22 primi cittadini dei Comuni che ne fanno parte -: a lui vanno la nostra solidarietà e il nostro appoggio».

Pubblicato il 18 Settembre 2020
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