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Dalla pizza alla piazza, così Varesenews è entrata nelle vostre case

Dal 1997 a oggi abbiamo avuto più di cinquecento milioni di visite e quasi due miliardi di pagine viste. Oggi abbiamo una media di 130mila visitatori unici al giorno, 185mila visite e 450mila pagine viste

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Un mese fa abbiamo trovato dei fogli con le nostre statistiche delle prime settimane di vita di Varesenews. Una gran tenerezza vedere quei numeri che quotidianamente non arrivavano nemmeno a tre cifre.

Era il 1997 e internet era nelle case di meno del dieci per cento della popolazione. Due anni dopo eravamo arrivati vicini alla soglia delle mille visite al giorno. Di quei numeri abbiamo anche “profonde” analisi perché preludevano alla realizzazione del primo business plan in vista  di un accordo che avrebbe portato alla nascita della Varese web nel giugno del 2000.

All’inizio dell’avventura lavoravamo in un locale sopra al circolino di Bosto. Eravamo in due e mezzo tutti part time e solo un vero giornalista. Facevamo il giornale dopo aver servito pizze e caffè ai tantissimi clienti. Ci aveva spinto a scoprire il web la passione per quell’innovazione pazzesca che ci permetteva di visitare gli Uffici, la Cappella Sistina, ma soprattutto di pubblicare cose che ci piacevano. Così finimmo nella home page di Repubblica, che era il primo vero giornale nazionale a sbarcare sulla rete dopo L’Unità, per un sito su don Milani e uno su Che Guevara. Poi ci tornammo per il premio del varesino dell’anno vinto da Flaminio Bertoni, e per Gianni Rodari.

Ma torniamo ai numeri perché il nostro lavoro, come tutte le attività, si misura anche dai risultati. Le statistiche di Varesenews fino a pochi anni fa arrivavano solo da Shinystat, leader in Italia in questo settore. Poi abbiamo implementato Google Analitycs e altri strumenti sempre più raffinati.

Dal 1997 a oggi abbiamo avuto più di cinquecento milioni di visite e quasi due miliardi di pagine viste. Numeri impressionanti, certificati e verificabili, come si vede nello stamp della prima schermata del nostro account.

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Nell’ultimo trimestre di quest’anno, fuori quindi dagli effetti dirompenti e drammatici della pandemia, abbiamo avuto una media di 130mila visitatori unici al giorno, 185mila visite e 450mila pagine viste. Una durata media sul sito di quasi tre minuti. Se aggiungiamo i giornali del network V2media, Verbanonews, Malpensanews, Legnanonews e Saronnonews arriviamo a 250mila visite al giorno e 600mila pagine viste.

Una evoluzione vertiginosa a partire dal 2008 quando in una uggiosa domenica di ottobre aprimmo il primo profilo Facebook. Allora non esistevano nemmeno le pagine che sarebbero arrivate da lì a poco. Più o meno nello stesso periodo iniziavano a diffondersi i primi iPhone 3. Due fenomeni che nel giro di qualche anno hanno rivoluzionato la vita di tutti noi.

Social e mobile hanno mandato in soffitta dibattiti annosi anche nel mondo del giornalismo perché la comunicazione e i dati sarebbero velocemente diventati gli ingredienti di ogni pezzo dell’esistenza.

Varesenews non fu travolta da questi cambiamenti perché di fatto li abbiamo sempre accompagnati. Abbiamo analizzato la progressione del peso delle visite con strumenti in mobilità, ovvero smartphone e più tardi nel 2010 i tablet. Passammo dallo 0,7% delle visite da mobile nel 2009 al 2,4%, poi 7,2% fino all’80% attuale. Un fenomeno che chiunque poteva osservare entrando in un qualsiasi store di informatica. I desktop tanto diffusi stavano scomparendo e poco dopo perfino i modelli dei notebook tradizionali si sarebbero ridotti. Steve Jobs sembrava il solito visionario strampalato quando disse che non avremmo più parlato dei computer. Ne sapeva qualcosa il giorno che salì sul palco a San Francisco nel 2007 per presentare iPhone.

Il nostro lavoro cambia a una velocità vertiginosa perché il digitale è la vita. Ce ne siamo resi conto ancora di più quando costretti in casa per il lockdown abbiamo sperimentato connessioni fino a quel punto poco utilizzate. Ogni settore è stato toccato e non si torna indietro.

Per noi questa giostra era iniziata dieci anni fa. Oggi abbiamo una galassia di account social, dalla fan page di Facebook con quasi 245mila persone che ci seguono. Negli ultimi 28 giorni abbiamo avuto quasi tre milioni interazioni solo i quello spazio. Poi c’è il gruppo Oggi nel Varesotto con 53mila persone e una quindicina di altre pagine Facebook per un totale di 400mila fan. Aggiungiamoci tutti gli altri social, a partire da Instagram con 65mila follower e post che ogni settimana hanno oltre un milione di visualizzazioni.

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Direte: “ma che gran noia tutti quelli numeri”. E avete ragione, ma ventidue anni fa scrivevamo che avremmo portato “tutti i giorni Varese a New York, Parigi, Rio e… Brinzio”. Ne abbiamo fatta di strada e passo dopo passo un po’ ci siamo riusciti a rispettare quella promessa.

Marco Giovannelli
marco@varesenews.it
La libertà è una condizione essenziale della nostra vita. Non ci può essere libertà senza consapevolezza e per questo l’informazione è fondamentale per ogni comunità.
Pubblicato il 07 Ottobre 2020
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