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Marzia Migliora inaugura al Maga lo spettro di Malthus

Il progetto vincitore dell'Italian Council 2019 sarà aperto al pubblico dal 10 ottobre al 13 dicembre

Arte - Mostre

Doveva inaugurare lo scorso 9 maggio ma la crisi sanitaria aveva costretto a rimandare l’opening della mostra di Marzia Migliora al Museo Maga, che per tutto il periodo del lockdown ha trasferito tutte le attività sul digitale tra sito e social.

Sabato 10 e domenica 11 ottobre, esclusivamente su prenotazione, Lo Spettro di Malthus apre finalmente al pubblico regalando un viaggio nelle miniere siciliane di sale, attraverso un percorso esperienziale site specific, con installazioni ambientali e un’animazione digitale in realtà virtuale. Sabato 10  alle 12 l’artista sarà in diretta Instagram sul suo canale @marziamigliora con Luciana Littizzetto.

Il progetto, vincitore dell’Italian Council 2019 ambientato in gran parte nelle miniere di salgemma siciliane di Petralia e Racalmuto, formatesi circa 6 milioni di anni fa. Il curatore Matteo Lucchetti spiega “Le motivazioni che hanno portato Marzia Migliora ad esplorare le contraddizioni insite nei modelli produttivi agricoli industrializzati, o le pratiche estrattive intensive del capitalismo neoliberale, sono ancorate alla convinzione che i paradigmi sui quali si basa l’esistenza del mondo industrializzato che conosciamo, siano alla radice delle emergenze, presenti e future, che il genere umano si sta progressivamente trovando ad affrontare”.

Lo Spettro di Malthus è l’ideale conclusione del ciclo di ricerca degli ultimi anni, che Marzia Migliora ha dedicato all’analisi sul rapporto tra produzione di cibo, merce e plusvalore del modello capitalista e allo sfruttamento delle risorse umane, animali e minerarie. Temi evocati fin dal titolo del progetto proposto in cui l’artista richiama la teoria enunciata da Thomas Malthus, economista e demografo inglese (1766-1834), che teorizzava, già a fine diciottesimo secolo, il problema dell’insostenibilità tra crescita demografica e produzione alimentare, indicando come conseguenze di monoculture e allevamenti industriali, possibili carestie e pandemie a livello globale.

“Questa non è la prima volta che Marzia Migliora lavora a Gallarate – ricorda Alessandro Castiglioni, Conservatore del MA*GA. L’artista è infatti presente nella collezione del Museo con l’opera Made in Italy, realizzata nel 2016 e dedicata alle complesse vicende di sfruttamento e rinaturalizzazione del torrente che attraversa Gallarate in relazione all’esplosione e successiva crisi dell’industria tessile lombarda, dagli anni Cinquanta a oggi”.

Accompagna l’iniziativa, un’edizione d’artista in forma di rivista, distribuita in edicola venerdì 16 ottobre con il settimanale Internazionale, ed è stata preceduta da un ebook, scaricabile dal sito www.museomaga.it, dedicato agli sketchbook inediti di Marzia Migliora che svelano e anticipano il percorso di ricerca e produzione a cui l’artista sta lavorando da oltre un anno.

Il progetto è realizzato grazie al sostegno di Italian Council (VI Edizione, 2019) programma di promozione di arte contemporanea nel mondo, della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo.

L’ingresso per tutto il periodo sarà gratuito grazie al supporto di Ricola, partner istituzionale del Museo

 

MARZIA MIGLIORA. LO SPETTRO DI MALTHUS
Gallarate (VA), Museo MA*GA (via E. De Magri 1)
10 ottobre – 13 dicembre 2020
Opening: sabato 10 e domenica 11 ottobre, dalle 15.00 alle 20.00
Esclusivamente su prenotazione al n. tel 0331.706011
Apertura al pubblico con ingresso gratuito grazie a Ricola
La mostra prevede la visione di un’opera video tramite visore VR.
La vista del film viene assicurata solo su prenotazione al n tel. 0331.706011

Orari: Martedì – venerdì 10.00 – 13.00; 15.00 – 17.00; sabato e domenica 14.30 – 18.00. Chiuso lunedì

Informazioni: tel. +39 0331 706011; info@museomaga.it; www.museomaga.it

Facebook: @maga.museo
Instagram: @museomaga
Twitter: @MuseoMaga

Pubblicato il 09 Ottobre 2020
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