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Quell’aquila rara a Malpensa che non si vedeva dal ’46

Il rapace è un animale molto raro in Italia. Il Gruppo Insubrico di Ornitologia: “Terza osservazione documentata dal 1946”

aquila anatraia Gio

(foto di N.Larroux e D. Dall’Osto)

 Una rara aquila anatraia maggiore, conosciuta anche come aquila macchiata, avvistata in volo verso Tradate e il sud della provincia di Varese.

Osservato e fotografo nella mattinata di mercoledì 4 novembre da Nicola Larroux, il rapace è stato avvistato in un primo momento a Locate Varesino, mentre si dirigeva in direzione sud della provincia di Varese inseguita da alcune cornacchie grigie.

«La specie (il cui nome scientifico è “aquila clanga”) è molto rara in Italia – spiega il Gruppo Insubrico di Ornitologia -. Per la provincia di Varese si tratta della terza osservazione documentata: i due precedenti dati, entrambi risalenti al secolo scorso, sono relativi ad un individuo in “fase chiara” ucciso nell’autunno del 1946 nei pressi del Lago di Varese (Bodio-Galliate) e a un altro individuo catturato sempre nello stesso anno nei pressi di Tradate».

Attraverso la consultazione delle foto scattate da Larroux, l’identificazione dell’aquila è stata possibile grazie a Luca Giussani che è riuscito a sciogliere i dubbi in merito alle specie. Non essendo molto evidenti nelle foto alcuni dettagli, i possibili dubbi erano che il rapace avvistato potesse trattarsi di un’aquila anatraia minore (aquila pomarina) o ibrido aquila anatraia maggiore x minore (clanga x pomarina).

Secondo la ricostruzione di Roberto Aletti del Gio, l’aquila anatraia maggiore, dopo essersi fermato alcuni minuti in un boschetto di robinie nelle vicinanze di alcune abitazioni, si è poi alzata in volo scomparendo dietro ad alcuni alberi.

Un volo che ha portato l’aquila in direzione Malpensa, zona aeroporto, dove poche ore più tardi, sempre nel primissimo pomeriggio di mercoledì scorso, è stata nuovamente avvistata e fotografata da Davide Dall’Osto. «A confermare che l’esemplare fosse lo stesso – chiarisce il Gio – è stata resa possibile dal confronto delle foto: nell’ala sinistra il margine finale di una penna secondaria (vicino alle terziarie) era in parte mancante».

Pubblicato il 08 Novembre 2020
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