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Monopattini, smartphone e biciclette rubati. I ladri non sfuggono alla Polizia di Busto Arsizio

Nel weekend l'attività degli agenti di via Foscolo ha portato alla denuncia di tre persone per furti e rapine. Denunciato anche un 38enne in fuga dal posto di blocco e uno spacciatore

monopattini elettrici busto arsizio

La settimana appena conclusa non ha lasciato un attimo di tregua agli investigatori e agli agenti del Commissariato della Polizia di Stato di Busto Arsizio che, oltre a sequestrare sostanze stupefacenti, hanno recuperato beni che costituivano il provento di reati predatori.

Nell’effettuare una perquisizione, nel garage utilizzato da un pregiudicato i poliziotti hanno recuperato un monopattino elettrico, di quelli messi a disposizione della cittadinanza dall’Amministrazione Comunale. Il monopattino è risultato danneggiato nel vano alloggio, dal quale era stato asportato il localizzatore gps; tramite la matricola è però emerso che era stato rubato in città lo scorso 14 ottobre. L’uomo dovrà rispondere del reato di ricettazione.

L’attività investigativa scaturita dalla denuncia di furto con destrezza di tre telefoni cellulari in un negozio di telefonia distraendone il titolare, (un Iphone8, un Iphone 7 e un Samsung 10) ha permesso agli agenti di individuare gli utilizzatori di due degli smartphone rubati risalendo all’identità di una donna di 45 anni e un minore, non imputabile perché di età inferiore a 14 anni, appartenenti ad una famiglia di etnia rom. Inevitabile anche in questo caso la denuncia per ricettazione.

E’ stato identificato poi anche l’autore di una rapina commessa nel settembre 2020. Allora un giovane di 22 anni residente in città denunciava d’essere stato aggredito da uno sconosciuto che lo aveva minacciato, lo aveva fatto cadere dalla bicicletta, se ne era impossessato e si era allontanato con il mezzo. L’attività di indagine posta in essere dagli investigatori del Commissariato ha permesso di individuare l’autore della rapina in un cittadino ucraino residente in città, che dovrà rispondere all’Autorità Giudiziaria per il reato commesso; nel frattempo la bicicletta è stata recuperata e restituita al proprietario.

E ancora durante i controlli su strada, il personale della Volante ha intimato l’alt ad una autovettura in transito. Il conducente, incurante dell’ordine, si è dato a precipitosa fuga mettendo tra l’altro a repentaglio l’incolumità degli operatori e di chi poteva trovarsi lungo la sua direzione di fuga. Dopo un inseguimento terminato nel territorio di Gorla Minore, il conducente, un uomo di 38 anni residente in zona, è stato invitato a sottoporsi a controllo medico per verificare se stesse guidando sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, sospetto avvalorato dall’aver trovato sul sedile un contenitore con residui di cocaina. L’uomo, che si è opposto all’accertamento, è stato pertanto denunciato per il rifiuto a sottoporsi agli accertamenti medici, per aver contravvenuto alle misure di contenimento del COVID-19, per guida con patente già sospesa e resistenza a pubblico ufficiale.

Sempre il personale della Squadra Volante ha proceduto al controllo di una autovettura al cui interno vi erano due persone, alle quali ha chiesto per quale il motivo si trovassero fuori dall’abitazione. I due, oltre a non fornire una valida motivazione, hanno subito manifestato uno spiccato nervosismo tanto da spingere gli operatori di polizia a verificare se all’interno del mezzo vi fosse qualche cosa di compromettente. L’attività di controllo, estesa poi all’abitazione di uno dei due occupanti del mezzo, ha portato al sequestro di oltre 5 grammi di cocaina e hashish occultati negli slip del passeggero, oltre a una decina di grammi di marijuana e hashish trovate nell’abitazione con un bilancino di precisione e materiale utilizzato per la preparazione di singole dosi pronte per lo spaccio. L’uomo, un 36enne residente nel novarese, è stato indagato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e, con il conducente, sanzionato per aver violato le disposizioni atte al contenimento del rischio epidemiologico da COVID-19

Pubblicato il 23 Novembre 2020
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