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Treno “corto” e troppa ressa, arriva la Polizia

Cinque carrozze al posto delle consuete sette, a causa di un guasto. La corsa è stata fermata a Certosa per "alleggerire" il convoglio, convincendo alcuni passeggeri a lasciare il treno

Trenord foto Thomas Radice

Il treno è troppo “corto”, a bordo c’è troppa ressa e alla fine arriva la Polizia. Scenario da tempi Covid in Lombardia, nella mattina di mercoledì 9 dicembre.

Colpa della composizione ridotta sul treno S5 Varese-Treviglio 23011 in partenza da Varese alle 6.13, che si è presentato ai pendolari con cinque carrozze, al posto delle consuete sette, a causa di un guasto che ha imposto di “tagliare” il treno (importante: la foto è d’archivio).

Da Varese a Gallarate il treno ha raccolto molti viaggiatori in partenza dalle stazioni intermedie (quelle dove ferma solo l’S5) ma è stato soprattutto nelle fermate dopo Legnano che la situazione è sfuggita di mano, con assembramento eccessivo. Il treno è stato fermato a Milano Certosa, con intervento della Polizia ferroviaria per convincere i passeggeri a svuotare un po’ le carrozze e usare altri convogli in ingresso a Milano centro.

«Dopo più di quindici minuti di attesa e abbandonati a noi stessi, ci veniva detto di scendere e di prendere il corrispettivo S5, il treno 23013 che era in arrivo» racconta un viaggiatore sulla pagina Comitato Pendolari Gallarate-Milano. «Figuratevi l’assembramento e la marea di persone che si è precipitata sul binario per aspettare un treno già affollato di suo».

«L’assurdo è che sulla banchina si è creato comunque un assembramento» ci racconta poi un nostro lettore.

Trenord dal canto suo si scusa per il disagio e ricorda che esiste la app che segnala in tempo reale il livello di occupazione delle singole corse.

Peraltro il disagio non è stato limitato solo alla tratta Varese-Milano: il treno (arrivato a Certosa con dieci minuti sulla tabella di marcia) ha infatti accumulato oltre 50 minuti di ritardo al passaggio nelle stazioni del centro di Milano ed è stata poi limitata a Pioltello Limito, senza effettuare servizio nell’Est Milano fino a Treviglio.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 09 Dicembre 2020
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