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L’opposizione di Samarate su Cascina Costa: “La fatiscenza di parco Primerano”

La fatiscenza in cui verte la tecnostruttura di Cascina Costa, secondo Progetto Democratico e Samarate Città Viva, è segno della volontà di "curare il bene comune"

Primo consiglio comunale 2019 Samarate

L’opposizione del centrosinistra di Samarate, Progetto Democratico e Samarate Città Viva, fa il punto sulla situazione della tecnostruttura del Parco Primerano della frazione di Cascina Costa, che urge un immediato intervento di riqualificazione:

La frazione di Cascina Costa, sede della Leonardo S.p.A. (ex Agusta S.p.A.) e del Museo Agusta, è senza alcun dubbio il nostro biglietto da visita internazionale. Avere sul nostro territorio due eccellenze nel settore aeronautico di portata a mondiale imporrebbe un’alta considerazione da parte della nostra amministrazione verso Cascina Costa, ma così non è.

Adiacente al Museo e vicino all’ingresso principale della Leonardo c’è un’area che versa in uno stato di completo abbandono: il Parco Primerano con la tensostruttura destinata ad accogliere eventi ludico-sportivi.

Doveva essere un punto di riferimento e di ritrovo per gli abitanti della frazione e per le maestranze della Leonardo, spazio per momenti di svago aperti anche alle famiglie del territorio, ma anni di incuria e negligenza hanno lasciato segni di inequivocabile decadenza che è sotto gli occhi di tutti e che immagini di un sopralluogo fotografico hanno tristemente immortalato. Già lo scorso novembre Tiziano Zocchi, consigliere in quota Progetto Democratico, denunciava sui giornali lo stato di degrado in cui il parco giaceva.

L’attuale amministrazione guidata dal sindaco Puricelli (ma lo aveva già annunciato la precedente sindacatura Tarantino) ha in programma di appaltare la struttura a privati affinché l’area possa essere riqualificata e tornare ad essere luogo vivibile e d’incontro. Purtroppo finora nulla è stato fatto per porre rimedio al problema: l’ulteriore deterioramento dell’area è palese.

Il Consiglio Comunale dello scorso 11 ottobre 2019 aveva approvato una mozione presentata dalla consigliera Alessandra Cariglino (Forza Italia) che impegnava il sindaco e la giunta ad accelerare l’iter amministrativo per l’assegnazione dell’area entro il 2020, riprendendo il testo del bando già predisposto due anni prima (2017).

Sei mesi dopo, il 23 aprile 2020, durante la commissione congiunta Bilancio e Lavori Pubblici, abbiamo chiesto informazioni in merito all’emissione del bando. Il Sindaco ci ha informato che ci sono delle perplessità sulla durata triennale del contratto proposto dalla bozza iniziale (2017) ma che, comunque, entro l’anno il bando rivisto e corretto sarà emesso.

Si arriva alla Commissione sport del 27 luglio 2020 dove chiediamo di nuovo informazioni in merito al bando. Questa volta è l’Assessore Bertagnoli ad assicurare che entro fine anno sarà pronto per l’emissione. Siamo giunti a metà febbraio 2021 e sul bando ancora silenzio.

Ma è davvero un compito così arduo porre mano al problema? Non tiriamo fuori le solite scuse che mancano le risorse economiche; negli ultimi due anni se ne sono sprecate tante senza alcun risultato. Quello che manca a questa, ed alle ultime due amministrazioni, è la volontà e la lungimiranza di “curare” il bene comune, bene comune costruito nel tempo e “demolito” in pochi anni. A questo punto il dubbio che non si voglia fare nulla è legittimo.

Se così fosse, si abbia almeno il doveroso coraggio di comunicarlo e di abbattere la fatiscente struttura che deturpa il paesaggio. Al suo posto un bel prato verde o un campo di grano ridarebbero un certo decoro alla frazione.

E gli spazi per i bambini e i ragazzi di Cascina Costa?

Questo non è certo un problema del sindaco e della sua giunta.

Pubblicato il 15 Febbraio 2021
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