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Aumenti bloccati per 200 dipendenti del Comune di Busto Arsizio, i sindacati: “Ora basta”

Tutte le sigle sindacali sono unite nel chiedere all'amministrazione di ripristinare l'accordo sulle progressioni orizzontali firmato e poi stracciato: "Serve un'interpretazione autentica del contratto"

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Il blocco delle carriere orizzontali continua ad essere un nodo irrisolto e scontenta i sindacati del Comune di Busto Arsizio. Una decisione che i rappresentanti dei lavoratori definiscono «incomprensibile, unilaterale e ingiustificabile». Si tratta di soldi ma anche di altro, dicono Angelo Liguori del Csa Fiadel, Fausto Sartorato di Adl, Giuseppe Jursich della Cub, Mauro Catella della Fp Cgil e Lorenzo Raia della Uil Fpl.

Sindacati confederati e di base insieme, per una volta, a rivendicare quello che è un diritto dei lavoratori. Quasi la metà quelli interessati da questo accordo, prima firmato dal Comune e poi stracciato in base ad un parere dell’Aran (l’agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni).

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Aumenti congelati per metà dei dipendenti comunali, sindacati in agitazione

Per Angelo Liguori si tratta di «una tempesta in un bicchiere d’acqua. Prima è stato firmato l’accordo alla vigilia di natale dello scorso anno, e una settimana dopo è arrivato il blocco carriere orizzontali in base ad un parere dell’Aran che andava, però, verificato poichè non è un parere giuridico. Seguendo questo metodo si rischia di mettere in discussione qualsiasi accordo». L’accordo era stato tarato sui 36 mesi quando il minimo era 24: «Qualcuno sta creando il problema. Faccio appello ad Antonelli perchè faccia qualcosa. Non si riesce ad arrivare ad una soluzione e non riesco a capire il perchè» – conclude Liguori.

Fausto Sartorato torna ancora più indietro: «Avevamo firmato un primo accordo a maggio 2019 ed era stato mandato all’Aran che non lo ha mai contestato e poi improvvisamente è arrivato questo parere, all’ultimo minuto, prima di elargire la progressione. Grave andare a spendere soldi pubblici per farsi dare un parere da un giurista che non emette sentenza».

Giuseppe Jursich della cub commenta il metodo: «Abbiamo notato un ricorso all’adozione di atti unilaterali sia in comune a Busto che in Provincia, guarda caso governate dalla stessa persona. Non aspettiamoci molto dal sindaco Antonelli. Crediamo sia utile portare la questione sul tavolo dell’interpretazione autentica del contratto nazionale».

Mauro Catella conclude spiegando la linea che seguiranno sindacati e lavoratori: «Non c’è dubbio sul fatto che il comune debba tornare sui propri passi. Tuttavia consideriamo irresponsabili, in questo momento, azioni di lotta per via della pandemia ma lo stato di agitazione rimane».

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it
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Pubblicato il 26 Marzo 2021
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