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Chiara Guzzo, con “Sinistra Chiara”, è la seconda donna a candidarsi come sindaca di Busto Arsizio

Sostenuta dal Pci e dal Comitato Antifascista di Busto Arsizio apre la sua proposta amministrativa alla città: "Con noi chi vuole una Busto a misura di donne e bambini, inclusiva e meno inquinata"

Chiara Guzzo candidata sindaco Sinistra Chiara

Si chiama Chiara Guzzo, ha un passato come funzionaria dell’ufficio istruzione del Comune di Busto Arsizio, non ha tessere (solo quelle del Cai e del Fai, ci tiene a precisare) o bandiere e ha deciso di candidarsi a sindaca di Busto Arsizio con una lista che mette nel nome tutti gli elementi che vuole mettere in risalto: questa è la lista della vera sinistra, la sinistra Chiara che racchiude al suo interno il Partito Comunista Italiano, guidato in città da Cosimo Cerardi, e l’antifascismo con Elis Ferracini come riferimento.

La presentazione è avvenuta sabato pomeriggio in corso Fratelli d’Italia, tra Palazzo Gilardoni, il monumento ai deportati e il tempio civico dedicato ad Angioletto Castiglioni, vero punto di riferimento per gli antifascisti cittadini: «Si avvicina la prossima scadenza elettorale locale e a Busto Arsizio emerge con sempre maggiore urgenza la necessità di un progetto politico democratico, capace di ascoltare i bisogni antichi e nuovi della città e formulare risposte più umane, plurali, inclusive, condivise e partecipate. Presentiamo la nostra proposta per strada perchè avrà gambe forti per camminerà per la città e dare risposte alla mamma single di Sant’Anna come all’ultimo che abita in via Rossini o a Borsano» – spiega Elis Ferracini.

Per Chiara Guzzo, Elis Ferracini e Cosimo Cerardi l’attuale panorama politico che si profila non sembra dare sufficienti garanzie nella direzione da loro auspicata: «Il nostro intento è quello di costruire un progetto politico, socio-culturale e pedagogico, decisamente diverso, nei contenuti e nelle forme della gestione proposta e, di fatto, perpetuata dalle destre, che da decenni si alternano alla guida della città».

A chi parla Chiara Guzzo? «Parlo ad una città disgregata, con una scarsa socialità e con sempre meno occasioni di mutuo soccorso. Busto non è vivibile e non attrae, qui l’infanzia è negata. Quella che vogliamo è una città a misura di donne, una città in cui si lotti contro inquinamento e cementificazione».

Si definiscono «un gruppo di cittadine e cittadini che non si riconoscono nel modo di esercitare il potere che affonda le radici in una cultura ispirata a principi antidemocratici e contrari al bene comune; ciò si traduce in comportamenti resi tragicamente tangibili proprio qui nella Padania Infelix e particolarmente in occasione della terribile pandemia ancora in corso. Siamo contrari ad atteggiamenti che si ispirano al “me ne frego” , alla disaffezione della cosa pubblica, perchè siamo animati da altri principi: “ I care, mi sta a cuore, mi interessa…”».

Le proposte alternative al centrodestra uscite fino ad ora, Maggioni per il Pd e Ferrario per 5 Stelle, Sinistra e Verdi «ci paiono insufficienti a definire un vero cambiamento di rotta perché o votate in sostanza ad un “centrismo immobilista”, o caratterizzate da scarsa chiarezza circa l’area di partenza e la direzione della proposta».

Sinistra Chiara lancia un appello ai cittadini e alle cittadine, che vivono nelle realtà quotidiane, nella scuola, nella sanità, nel sociale, nel volontariato, nelle formazioni politiche, per non rassegnarsi «alla desolazione del panorama politico bustese. Invitiamo al confronto partecipato chi è animato da sincero afflato antifascista e democratico e, guidato dai principi cardine della Costituzione nata dalla Resistenza, interpreta i valori della sinistra come attenzione al ben-essere di ciascuno e ciascuna e contemporanemente al bene comune. Per questo vogliamo dare vita ad un percorso comune e costruire un programma condiviso con chi la città non solo la abita, ma anche la vive e vuole prendersi cura del territorio, inteso nella sua globalità; con chi vuole che la macchina comunale sia un mezzo al servizio del bene di tutte e tutti e intende, attraverso il governo della città, rendere diffusa la partecipazione dei cittadini e delle cittadine, senza discriminazione alcuna, anche di chi in questo momento fa più fatica a capire questo senso di appartenenza».

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it
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Pubblicato il 08 Marzo 2021
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