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Arrestato per pedofilia il 66enne di Castano Primo “denunciato” dalle Iene

L'uomo è finito in carcere sulla base di ordinanza di custodia cautelare: da casa potrebbe continuare a usare Internet per raggiungere potenziali vittime

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Finisce in carcere il dipendente comunale di Castano Primo accusato di essere un pedofilo e “smascherato” dalla trasmissione tv Le Iene insieme al Nucleo Tutela Minori della Polizia Locale di Milano.

L’uomo, 66 anni, è stato arrestato sulla base di una ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal gip di Milano Angela Minerva. Nell’ordinanza  si legge che l’uomo ha avuto una condotta di «particolare gravità e pericolosità in termini di reiterazione, alla luce della spregiudicatezza dimostrata» «sia attraverso l’adescamento contemporaneo di più minori, sia attraverso la condotta in concreto tenuta».

La misura cautelare in carcere (e non i domiciliari) è giustificata in quanto l’uomo potrebbe continuare a commettere reati «utilizzando la rete» da casa. 

A febbraio la casa dell’uomo era stata perquisita dalla Polizia Locale di Milano (Nucleo crimini informatici e telematici) e dalla Guardia di Finanza di Milano, che avevano trovato 1700 immagini e oltre 250 video intimi di minorenni.

L’ordinanza cita anche la violenza verbale esplicita usata dall’uomo nelle conversazioni con minori, anche in presenza di evidente disagio da parte delle giovanissime con cui entrava in contatto sui social: un comportamento che rischia di ferire e danneggiare le vittime, al di là di eventuali contatti fisici. L’indagine è coordinata dal pm Alessia Menegazzo e dall’aggiunto Letizia Mannella e si riferisce ad una serie di episodi compresi tra novembre 2020 e inizio 2021..

Il Comune di Castano, aveva spiegato il sindaco Giuseppe Pignatiello, aveva sospeso in via cautelativa l’uomo, che lavorava a contatto con il pubblico.

Pubblicato il 03 Maggio 2021
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